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"Il cielo è il limite", ma anche i muscoli: alla scoperta di Lamptey, razzo di cristallo della Fiorentina

"Il cielo è il limite", ma anche i muscoli: alla scoperta di Lamptey, razzo di cristallo della FiorentinaTUTTO mercato WEB
Oggi alle 07:45Serie A
di Niccolò Righi

“The Sky's the limit”. Il virgolettato è dell'ex tecnico del Brighton Graham Potter ed è datato settembre 2021, periodo in cui Tariq Lamptey macinava senza sosta chilometri e chilometri sulla fascia destra del Falmer Stadium. Ma più che il cielo, per “l’Icaro” Lamptey il maggior limite sono sempre state le ali che avrebbero dovuto supportarlo e sostenerlo per il volo verso la stratosfera, e che invece gli sono costate rovinose cadute su quei terreni da gioco verdi e curati che gli stadi inglesi sanno proporre. Due gambe potenti come i Land Rover che serpeggiano per le coste calcaree dell’East Sussex le quali si tuffano a strapiombo sulla Manica facendo l’occhiolino alla Francia; ma allo stesso tempo fragili come il cristallo. Adesso riparte in Italia, alla Fiorentina, la quale lo ha acquistato nel corso di questa sessione estiva versando nelle casse dei Seagulls 6 milioni di euro. A 25 anni cercherà di mostrare nuovamente quei lampi che lo avevano portato ad essere uno dei migliori prospetti della Premier, ma il cui nome è stato spesso, troppo, spesso accompagnato dal sostantivo ‘infortunato’.

Ascesa e caduta
Prima però un passo indietro. Dopo la trafila nelle giovanili del Chelsea e l’esordio in prima squadra, nel febbraio del 2020 Lamptey decise di accasarsi al Brighton, che lo acquistò per poco più di un milione di euro. Tuttavia il Covid, come ben sappiamo, sospese tutti i campionati e per vederlo all’opera i tifosi biancazzurri dovettero aspettare fine giugno. Gli inizi, però, furono subito convincenti e nei mesi successivi assistemmo probabilmente alla sua miglior versione, quella che oltremanica chiamarono “Lookdown Lamptey”. L’apice lo si toccò nella vittoria per 0-3 ottenuta in trasferta sul campo del Newcastle, datata 20 settembre 2020. Il ghanese, all’epoca ancora 19enne, travolse con feroce efferatezza l’avversario Saint-Maximin (tolto dal campo dopo appena mezz’ora) e si prese le prime pagine. “Lavorarci è una boccata d'aria fresca”, disse il suo tecnico dopo la partita. La BBC parlò di “stella luminosa”, “abbagliante” lo definì il Guardian, “impressionante” per il Daily Mail, mentre i tifosi finirono per chiamarlo “Rocket”. Ma spesso si sa, più alto è il piedistallo e più rovinosa è la caduta.

Nel dicembre del 2020 un bruttissimo infortunio muscolare al bicipite femorale della coscia destra lo fece finire sotto i ferri e per vederlo tornare in campo dovemmo aspettare l’anno dopo, il 16 ottobre del 2021. La stagione proseguì senza intoppi, Lamptey riprese il suo posto tra i titolari e alla fine concluse con 30 presenze in campionato. Nell’estate del 2022 l’arrivo in panchina di Roberto De Zerbi. Il tecnico italiano iniziò a preferirgli Veltman ed Estupiñan, con Lamptey che divenne una sorta di jolly, impiegato anche sulla sinistra quando l’ecuadoriano rimaneva fuori. Questo fino al marzo del 2023. Lì un altro infortunio, questa volta al ginocchio, lo tenne fuori per altri 6 mesi. Tornò a settembre ma da quel momento non fu più lo stesso. Tantissimi problemi fisici, spesso di natura muscolare, gli hanno fatto saltare 33 partite su 84. In generale, Lamptey nella sua permanenza al Brighton ha subito 16 infortuni che gli sono costati 113 partite, per un totale di 741 giorni.

Di nuovo il ‘Razzo’
Adesso la nuova avventura in Serie A, alla Fiorentina, dove proverà a tornare quel “razzo” che nel periodo del Lockdown squarciava il silenzio degli stadi vuoti. Inizialmente occuperà la casella di vice Dodo, ma il ragazzo è carico più che mai. “Voglio portare le mie qualità per aiutare la squadra. Vorrei far sapere a tutti quanto sono contento di poter giocare qua”, le sue prime parole ai canali ufficiali: chissà che a Firenze possa tornare in versione “Lockdown Lamptey” e si metta alle spalle l'odioso alterego “Breakout Lamptey”.

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