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Juve, col Torino non arriva il riscatto. Chiesa unica luce in una squadra distratta

Juve, col Torino non arriva il riscatto. Chiesa unica luce in una squadra distrattaTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
domenica 4 aprile 2021, 08:30Serie A
di Simone Dinoi

Juventus e Torino si dividono la posta nel derby della Mole dello stadio Olimpico Grande Torino. Un punto utile per la corsa salvezza dei granata, decisamente meno per i bianconeri nella lotta per i primi quattro posti della classifica che garantiscono l’accesso alla Champions League della prossima stagione. Dopo il pari col Benevento la squadra di Andrea Pirlo non riesce a reagire nella gara successiva contro un’altra squadra invischiata nei bassifondi e, anzi, rischia grosso salvata solamente dalla solita zampata di Ronaldo a dieci minuti dalla fine. E dalle parate di Szczesny nel finale di gara che riscattano, in parte, il gravissimo errore in occasione del gol del 2-1 di Sanabria che con un tiro, neanche troppo forte, supera proprio il portiere polacco sul palo di competenza.

CHIESA UNICO RAGGIO DI SOLE, ALTRO GOL A TEMPO APPENA INIZIATO - E proprio la seconda rete dell’attaccante granata porta avanti una riflessione sull’intensità mentale di una squadra che, per l’ennesima volta, approccia mentalmente a un tempo di gioco in maniera troppo molle. Quattordici secondi dopo il fischio d’inizio di Fabbri la sfera era già alle spalle di Szczesny con gli errori in successione di Kulusevski (partita più che anonima) prima e, come detto, dell’estremo difensore polacco poi. Troppe distrazioni in un momento in cui la concentrazione deve essere, quantomeno, il punto di partenza. L’unico raggio di sole resta il solito Federico Chiesa capace di accendersi a intermittenza creando grattacapi agli avversari. È proprio lui a sbloccare la sfida con un inserimento in area di rigore e un piazzato alle spalle di Sirigu. Rete numero 8 in campionato (13 complessivi) con la quale diventa il secondo marcatore bianconero in Serie A, staccando il numero 9 Morata fermo a quota sette. Un altro segnale di un’annata in cui la Juventus, superata anche dall’Atalanta in classifica e con uno scontro diretto deciso con il Napoli fra tre giorni, non può più permettersi di scherzare col fuoco.

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