Juventus su Hjulmand? Sticchi Damiani: "Perché prima nessuno voleva pagare il suo valore?"

Il presidente del Lecce, Saverio Sticchi Damiani, ha rilasciato una intervista al Corriere del Mezzogiorno nel corso della quale ha parlato sia degli obiettivi dei giallorossi che di mercato: "Restare in A equivale a vincere il nostro scudetto" - le sue parole - ". Andrebbe bene anche raggiungere di nuovo il traguardo all'ultima giornata. Il grande stimolo è battere il nostro stesso record e raggiungere la quinta stagione consecutiva in serie A".

Sul nuovo tecnico, Eusebio Di Francesco: "L'ho sempre stimato, sta lavorando sin dal primo giorno su codici tattici ben definiti. L'impostazione è chiara, netta. La costruzione della squadra tiene conto di questo fatto. Noto una sintonia totale con l'area tecnica. Questo significa che sarà un Lecce che si muoverà in campo in base a principi precisi. Non ci sono equivoci, né ibridi. Chissà che non arrivino delle belle sorprese sul piano della qualità del gioco".

Sul mercato poi spiega: "Intanto, abbiamo già inserito in organico Kouassi, Camarda e Perez, calciatori nei quali crediamo molto. Ci sono alcuni giocatori che dopo aver dato tanto al Lecce senza mai risparmiarsi o tirarsi indietro, aspirano a compiere un passo ulteriore nella propria carriera e riteniamo sia giusto accontentarli, anche a costo di perderci qualcosa. (...) Se però questi ragazzi dovessero restare, noi saremmo ben contenti di averli ancora con noi".

Infine spazio a una riflessione sui giocatori che il Lecce vende all'estero, con particolare riferimento a Hjulmand, accostato alla Juventus in queste settimane: "Non capisco perché in Italia sembri strano pagare certe cifre al Lecce per i calciatori più in vista, poi farli tornare in serie A dall'estero. L'esempio di Hjulmand fotografa alla a perfezione quanto sostengo. Lo abbiamo ceduto allo Sporting Lisbona perché da noi non ci sono state società disposte a pagarlo per quello che valeva. Ora potrebbe rientrare in A ad un costo di gran lunga superiore".