Lecce, Sticchi Damiani su Camarda: "Da noi può giocare: affare anche per il Milan"

Ospite nella trasmissione "#Nonsolomercato" condotta da Paolo Paganini e in onda su Rai 2, il presidente del Lecce, Saverio Sticchi Damiani ha parlato delle prospettive dei giallorossi.

Queste le sue parole sull'attaccante Francesco Camarda, arrivato dal Milan: "E' stata una intuizione del nostro responsabile dell'area tecnica Pantaleo Corvino che già prima dell'inizio del mercato lo voleva prendere. I buoni rapporti fra Corvino e Tare credo abbiano agevolato l'operazione che è intelligente per entrambi, perché da noi i giovani giocano. Una prospettiva giusta per un talento che sembra già molto maturo. Una operazione intelligente da ambo i lati".

Su Copete. che piace al Lecce: "Abbiamo anche il nostro Gaspar, ha fatto un campionato importante assieme a Baschirotto, abbiamo preso un giocatore importante come Perez e abbiamo un giovane portoghese come Thiago Gabriel e aspettiamo dall'infortunio Gaby Jean. Abbiamo 5 giocatori per 2 posti. Gaspar interessa all'Udinese? Interessa anche a noi tenerlo".

Sugli investimenti del Como: "Credo sia un'opportunità in più per la Serie A avere una squadra che investe così, introduce una novità nel nostro campionato. Io la vedo assolutamente di buon occhio, chiaro che non è una concorrente per la salvezza, forse non lo è mai stata".

Una proposta all'Inter per Francesco Pio Esposito: "Quando hai un giocatore di qualità il dato anagrafico è relativo. Esposito mi sembra pronto, fa gol in tutti i modi, è strutturato, ha personalità. Se l'Inter non ha voglia di farlo giocare titolare c'è sempre il Lecce".

Su Krstovic: "Quanto è stato pagato? E' arrivato per 4,8 milioni. Offerte dall'Italia? Un po' di chiacchiere, interessamenti generici. Molto più concreti dall'estero. E' un momento storico in cui il ragazzo legittimamente sta valutando un grande salto. Da un lato non lo vogliamo ostacolare, allo stesso tempo il club ne deve uscire gratificato, senza chiedere la luna. Siamo anche disponibili a fare qualcosa meno. Pur volendolo favorire, qualora non si dovesse verificare la cessione, spero possa rimanere con entusiasmo".

Su Di Francesco: "Una scelta che può sembrare impopolare, anche perché abbiamo interrotto il rapporto con l'allenatore con cui ci siamo salvati. C'era un'ampia condivisione con Corvino e con il sottoscritto, ha sempre fatto giocare bene le sue squadre, la retrocessione è giusto per gli almanacchi. Con il Frosinone era salvo fino a pochissimo dalla fine. Quest'anno ha fatto un buon calcio pur con una neopromossa. La nostra speranza è che trovando alcune certezze organizzative in più possa avere quel qualcosa in più".

Sulla competizione dai fondi stranieri: "Noi presidenti italiani siamo in minoranza, in assemblea di Lega bisogna parlare inglese ormai. Siamo in pochi, la componente è doppia: bisogna sbagliare il meno possibile e avere la capacità di essere sostenibili. E' il terzo anno consecutivo per noi in Serie A. La piazza che abbiamo è meglio di noi: siamo da 7°-8° posto da quel punto di vista, noi li inseguiamo perché sono più bravi di noi da questo punto di vista, i nostri tifosi".