L’altra metà dell’attacco di Pirlo: Alvaro Morata, il bello di notte della Juve

I numeri di quello lì sono impareggiabili. Roba da extraterrestri, roba da Cristiano Ronaldo: 175 partite e 134 gol in Champions, guardare per credere. Nel paragone si parte battuti, ma l’altra metà dell’attacco della Juventus, che oggi sfida il Porto per la rimonta e l’accesso ai quarti di finale di Champions League, è uno che quando parte la celebre musichetta trova sempre nuove energie. Ha le fattezze di Alvaro Morata, e se la Vecchia Signora è a questo punto buona parte è anche merito suo.
Un gol ogni 80 minuti. È questo il bottino del centravanti spagnolo nell’edizione 2020/2021 della Champions. Sei reti in otto partite: il marziano è CR7, ma attualmente è Morata a correre per il titolo di capocannoniere dell’Europa che conta. -2 da un altro che viene sicuramente da qualche pianeta diverso e lontano dalla Terra, il norvegese Haaland. In questa stagione, appunto, Morata ha siglato un gol ogni 80 minuti. La conferma di un feeling già visto nella sua prima annata in bianconero. Il ricordo, inevitabilmente, va all’annata 2014/2015: dagli ottavi in poi, fu proprio lui a mettere il turbo, trascinando i compagni fino alla finale di Berlino. Soprattutto nel doppio confronto in semifinale col Real Madrid. Ma nella fase a eliminazione diretta ha segnato anche con le stesse merengues (contro il Napoli) e l’anno scorso con l’Atlético Madrid contro il Liverpool. È di quel Morata lì che la Juve ha bisogno stasera. Ora che è tornato a brillare anche in campionato, c’è un motivo in più per sperare.
