L'infortunio e gli scudetti: Quagliarella-Juve, come è andata la prima volta in bianconero

A volte ritornano. O meglio, potrebbero farlo: Fabio Quagliarella è più di un’idea per il mercato della Juventus, alla ricerca di un attaccante dalla sicura affidabilità. La palla è tra i piedi del bomber di Castellammare di Stabia: la Sampdoria non si opporrebbe a un suo passaggio in bianconero, e dopo sei anni Quagliarella potrebbe tornare alla Vecchia Signora.
Come è andata la prima volta. Subito un maledetto infortunio. 15 milioni di euro, tra prestito e riscatto: tanto versò nel 2010 la Juventus nelle casse del Napoli, dove Quagliarella aveva appena chiuso la sua prima stagione in azzurro con 11 gol in 36 presenze. La prima stagione è quella firmata Luigi Delneri: l’attaccante campano parte bene, come del resto tutta la Vecchia Signora: 9 gol nelle prime 17 giornate. All’Epifania, però, lo stop che ferma tutta la squadra: Quagliarella s’infortuna contro il Parma, il legamento crociato fa crac. A dimostrare quanto centrale fosse il suo ruolo, con lui crolla tutta la Juve, fino a quel momento in lotta per le posizioni alte e che poi chiuderà settima.
La rinascita e gli scudetti. Come per tutto il gruppo bianconero, la svolta arriva con Antonio Conte in panchina: all’ombra della Mole, Quagliarella vince tre scudetti e due Supercoppa italiane. L’annata migliore è quella 2012-2013: mai in doppia cifra in campionato con la Juve, chiude a 13 gol complessivi, alternandosi in attacco con Giovinco, Vucinic e Matri. In totale, a Torino gioca 102 partite e sigla 30 marcature. L’arrivo di Allegri segna l’addio, al termine di una stagione nella quale comunque Quaglia era stato utilizzato col contagocce anche dal salentino, complici gli arrivi di Tevez e Llorente. Passa al Torino e continua a segnare in Serie A, anche gol capolavoro come da suo marchio di fabbrica. Aspettando, chissà, una seconda volta in bianconero.
