La Coppa Italia meno italiana di sempre: soltanto in 3 ieri sera a rappresentare il tricolore

“La Coppa Italia agli italiani”. No, non è il classico slogan politico da sbandierare in cerca di consensi. E non è nemmeno un attacco al modo di lavorare di Milan e Bologna che hanno dimostrato - specialmente quest’anno il club rossoblù, ma anche i rossoneri visto che meno di un lustro fa vincevano lo scudetto - di lavorare benissimo pur non puntando con insistenza su calciatori nati nel Belpaese. A livello meramente statistico, tuttavia, la finale di Coppa Italia giocata ieri sera e vinta per 1-0 dalla formazione emiliana è stata la meno rappresentata da giocatori italiani di tutta la storia.
Soltanto tre i calciatori in rappresentanza del tricolore dei 22 schierati dai due allenatori: Matteo Gabbia da una parte contro Riccardo Orsolini e Giovanni Fabbian dall’altra. E se per il Bologna almeno i cambi hanno rinfoltito tale rappresentanza, venendo sì tolto Orsolini ma messi dentro Casale, Calabria e Pobega; il Milan anche a gara in corso ha lanciato dentro tutti nomi dal profilo internazionale: 2 inglesi, un portoghese, un messicano e un nigeriano. Peraltro lo scarsissimo Made in Italy del club meneghino si è riflesso su tutta la stagione, con il gol segnato dallo stesso Gabbia nel derby contro l’Inter dello scorso 22 settembre come unica testimonianza di una rete a tinte verdi, bianco e rosse.
Dicevamo dunque, finale di Coppa Italia meno italiana della storia. Un primato che difficilmente potrà essere battuto, ma che fu quasi eguagliato nell’atto conclusivo del torneo che si disputò nella stagione 2013/14. Da una parte la Fiorentina, dall’altra il Napoli. Da una parte Pasqual e Aquilani, dall’altra Insigne e l’oriundo Jorginho, nato a Imbituba, Brasile, ma di nazionalità italiana. E quindi 4 contro 3: il record di Milan e Bologna resta intatto.
Scendendo fino al 2008, anno da cui si decise di giocare le finali in partita secca e non più andata e ritorno, non è che le cose migliorano più di tanto. 5 italiani nella sfida tra Juventus e Inter del 2022, tra Napoli e Juventus del 2020, tra Atalanta e Inter del 2019, tra Inter e Roma del 2010, anno del triplate nerazzurro e con l’oriundo Thiago Motta a gonfiare il numero. In questo arco di tempo, l’unica partita che ha visto una rappresentanza del nostro paese superiore al 50% tra i 22 in campo fu per la finale del 2009 giocata tra Lazio e Sampdoria e vinta ai calci di rigore dai biancocelesti, dove tra i vari Cassano, Pazzini, Rocchi, Palombo e Brocchi furono 12 i calciatori italiani schierati da Delio Rossi e Walter Mazzarri.
