La Juve che verrà - Szczesny non è il problema. Ma vale la pena sacrificarlo per Donnarumma

Dieci idee per rilanciare il progetto Juventus dopo l'ennesimo fallimento in Champions. Dalle 15.15 alle 19.45, con un focus ogni 30 minuti, TMW entrerà nel dettaglio di quella che è una rivoluzione a questo punto necessaria per ripartire. Chi dar via, chi a nostro giudizio trattenere. La Juventus deve davvero voltare pagina: se non ora, quando?
L’immagine più cruda dell’eliminazione della Juventus? Semplice: la barriera che si apre, si scansa, scappa via dal pallone e Wojciech Szczesny che arriva in ritardo sulla rasoiata di Sergio Oliveira. Il gol che ha spezzato gambe e speranze della Vecchia Signora, e che in qualche modo ha visto protagonista il portiere polacco. Lo era stato anche all’andata, compartecipe, magari con responsabilità inferiori, nel pasticcio di Bentancur in avvio di gara. E così, nella Juve che si lecca le ferite, c’è spazio anche per qualche nuovo dubbio su Tek, il numero uno che ha conquistato tutti ma non sempre fino in fondo.
L’ultimo dei problemi. Qualche incertezza può capitare ma, negli anni a Torino, Szczesny ha dato prova di grande affidabilità. Arrivato da vice e poi erede di Buffon, è stabilmente ai primi posti per numero di parate nel campionato di Serie A. Sull’addio alla Champions c’è anche il suo zampino, ma pur sempre inserito in una lista parecchio lunga di responsabili, della quale l’ex Roma occupa l’ultimo posto. Non è un problema della Juve.
Ma vale la pena sacrificarlo per Donnarumma. Uno scenario molto diverso e più ampio. Szczesny è portiere da Juve e della Juve oggi, Gianluigi Donnarumma può esserlo per i prossimi 15 anni. Se la gara di ieri rappresenta in qualche modo l’occasione di fare tabula rasa, la possibilità che Gigio lasci il Milan è l’opportunità da cogliere sul mercato. E infatti frulla nella testa dei dirigenti bianconeri della Continassa. Senza bisogno di svendere il polacco, per quanto detto finora. Ma con grande interesse alla possibilità di sistemare la propria porta, con un giocatore che già ora è tra i migliori al mondo e ha infiniti margini (anche solo anagrafici) di migliorarsi. Certo, Milan e trattativa per il rinnovo permettendo. Ma questo è un altro discorso.
