LIVE TMW - Hellas, Tudor: "Io sottovalutato? Faccio il mio. Per me non è una rivincita"

20.00 - Altra vittoria contro una big per il Verona, che batte la Juve in casa grazie alla doppietta di Simeone. Il tecnico gialloblù Igor Tudor è atteso a breve nella sala stampa del Bentegodi per la conferenza post-partita. Vi proponiamo di seguito, con una diretta scritta, tutte le sue dichiarazioni.
20.39 - Inizia la conferenza stampa.
Una partita preparata con dovizia di particolari. È stata la migliore della stagione?
"Non lo so, è sempre difficile fare paragoni tra partite. Sono chiaramente contento, è un bel risultato: faccio i complimenti ai ragazzi, che hanno dato tutto. Andiamo avanti, con ottimismo".
Si aspettava l'esplosione di Simeone?
"È un ragazzo perbene, e poi ha queste qualità: se non le hai non fai tutti questi gol. Sono sempre i giocatori che ti fanno vincere o perdere. Si è adattato bene a questo tipo di calcio".
Cosa ha funzionato meglio?
"Mi è piaciuta la compattezza che abbiamo avuto in fase difensiva, la voglia di raddoppiare 'al contrario'. È un aspetto che abbiamo migliorato, sono contento".
Da quando è arrivato a Verona ha fatto due punti in più della Juve. Se lo aspettava?
"Sono tanti punti, è chiaro. Ma uno non ragiona così: non ha aspettative, lavora e vede che ha giocatori forti, ed è contento. Un allenatore non fa programmazioni, penso che nello sport facciano così tutti".
Era un vantaggio conoscere così bene la Juve?
"È chiaro, ma alla fine sono i giocatori a fare la differenza".
È un rivincita per lei? Il Verona è meglio della Juve?
"Non c'è nessuna rivincita, lo scorso anno ho fatto una bellissima esperienza, ho avuto un gran rapporto con Pirlo, che potrà fare bene in futuro. Sono contento della mia squadra, non bisogna mollare di un centimetro e andare ancora più forte".
È stupito delle difficoltà della Juve?
"Non ne voglio parlare: è un grande club, con un grandissimo allenatore, che con il tempo risolverà qualche problemino che hanno".
Si sente un allenatore sottovalutato?
"Io faccio il mio lavoro, sta agli altri giudicare. È un lavoro molto difficile, anche da giudicare: quando sei giocatore, tutti possono dire se sei forte oppure no. Di un allenatore non puoi misurare la qualità: magari vinci perché hai una grande squadra. Io faccio il mio, bisogna godere di ogni momento e divertirsi, e quel che viene è una conseguenza. Ma ripeto, è difficile giudicare".
Prima della Lazio Simeone ha detto di aver guardato Rocky. Stavolta che film ha guardato?
"Rocky 2 (ride, ndr)".
La proiezione qual è adesso?
"Bisogna prendere 40 punti per la salvezza: quello è l'unico obiettivo, ce ne mancano 25, che sono tanti".
A che punto è il suo lavoro?
"Penso che ogni allenatore direbbe la stessa cosa: non c'è mai il top. Un allenatore bravo deve rompere le scatole tutti i giorni. Il giocatore va mantenuto sul lavoro quotidiano, vai forte sulle cose che ci sono già e cerchi di migliorare quello che manca. Non puoi 'oscurare' niente. Io vorrei avere sempre tutto nella squadra: l'obiettivo è quello, non rinunciare a niente".
20.49 - Finisce la conferenza stampa.
