Nainggolan-Cagliari, atto terzo dopo la polvere con Conte: il futuro passa dalla salvezza

Cagliari, di nuovo. Per la terza volta, Radja Nainggolan è ripartito da quella che è a tutti gli effetti la sua comfort zone e ormai la sua casa. Il centrocampista belga, però, è ancora una volta tornato in rossoblù in prestito secco, e con un contratto fino al 2022 con l’Inter.
Poco spazio con Conte, ora leader con Di Francesco. Rientrato dalla Sardegna in nerazzurro in estate, il Ninja aveva ricevuto rassicurazioni sulla possibilità di essere protagonista o quasi, legate principalmente al gradimento di Antonio Conte. Di fatto, però, a Milano ha avuto pochissime occasioni: mai schierato da titolare, appena 45 minuti giocati, sparpagliati su ben cinque partite. Al Cagliari, viceversa, pochi dubbi: Nainggolan ha sempre giocato in campionato, e sempre da titolare, 424 minuti in totale.
Il futuro? Legato alla classifica. Che la situazione sia complicata, lo certifica il piazzamento attuale dei rossoblù, terzultimi ad appena 15 punti. Così come il fatto che Nainggolan abbia sì giocato cinque partite, ma le sorti della squadra non siano molto cambiate: quattro sconfitte e un pareggio. Così, se il nuovo prestito ha fatto contenti un po’ tutti, dall’Inter che ha risparmierà in ingaggio al Cagliari che mette un pezzo da 90 in mediana, per finire allo stesso Nainggolan, tornato in quella che è molto di più di una comfort zone, di futuro a lunga distanza avrà senso parlare soltanto se la squadra riuscirà a mantenere la categoria. A quel punto, sarà più semplice rispetto a un anno prima trovare l’intesa sulle cifre tra le due società. Tutto passa, anche dai piedi di Nainggolan, rientrato per la terza volta ma ogni volta diverso: prima era un giovane di belle speranze, poi una potenziale stella in cerca di rilancio, ora è soprattutto un calciatore tornato a casa. Con l’obiettivo di salvarla, anche per se stesso.
