Niente caffè, meditazione e mental coach: così Sommer è diventato un modello

Quando è sbarcato a Milano, acquistato da Marotta per 5 milioni, intorno a Yann Sommer si sono moltiplicate voci di insoddisfazione per l'addio di Onana e per il suo sostituto, evidenzia oggi La Repubblica. Sembrava utile solo come para-rigori, una qualità che in Italia gli è stata riconosciuta per aver ipnotizzato Jorginho nella doppia sfida che ha estromesso gli azzurri dall’accesso diretto ai Mondiali del 2022. E invece.
Trasformare le debolezze in punti di forza è stato il suo mantra in questa parte della sua carriera. Sommer lo ha fatto con l’altezza, curando l’esplosività, il posizionamento, lo stacco da terra. Allenando perfino i muscoli degli occhi e facendo esercizi specifici per la vista. Tanto da diventare un modello per i portieri bassi. Yann si fa aiutare da un mental coach e dalla meditazione, che gli permette di liberarsi della pressione imposta dal suo ruolo.
Gli altri segreti? Mangia carne ma non tanta, si sta avvicinando al mondo vegano e da tempo ha sostituito il caffè con il tè matcha. Dopo la partita contro il Barcellona nella pancia di San Siro i giornalisti svizzeri lo hanno circondato, estasiati. In qualcosa ricorda Federer, un’icona in Svizzera e per lui fonte d’ispirazione, sottolinea il quotidiano.
