Pioli, strada subito in salita: 2 punti in 3 partite. Questa Fiorentina ha quattro limiti

Due punti in tre partite e come ultima uscita la scoppola presa al Franchi dal Napoli. L'atto II di Stefano Pioli alla Fiorentina non è iniziato benissimo e il tecnico parmense è il primo a riconoscerlo, non solo con le parole ma anche dai gesti sotto la curva Fiesole al termine del 3-1 subito contro Antonio Conte. Gli applausi e lo sguardo rivolto a terra per ringraziare i tifosi che non hanno mai smesso di cantare e sostenere la Viola. Nemmeno di fronte alle difficoltà.
Senza dubbio però, fa notare Corriere Fiorentino, ci sono dei dilemmi da risolvere. In primo luogo le palle inattive, da dove è nato peraltro il tris di Beukema e anche l'1-1 di Luperto a Cagliari. Punto numero due: pulizia in fase di costruzione della manovra. Qualcosa che è decisamente mancato contro il Napoli e per questo Fagioli ha deluso. Infine, la capacità di finalizzare negli ultimi metri: finora solo 13 tiri in campionato e finalizzando solo due gol complessivamente.
Il grande problema palesato dalla Fiorentina di Pioli finora è che, se pressata alta, va fuori giri e in apnea. È qui che i difensori (Comuzzo e Ranieri in primo luogo) devono tirare fuori coraggio per saltare la linea di pressing e alzare dunque la qualità. La retroguardia intanto, stando al quotidiano toscano, rimarrà a tre mentre tra centrocampo e attacco ci saranno dei cambiamenti. I viola non fanno drammi per un inizio del genere, ma i risultati vanno migliorati già alla prossima occasione.
