Quando un'operazione condiziona la carriera: la storia di Arthur, giunta al quarto prestito

Settantadue milioni di euro più dieci di bonus. E' quanto cinque anni fa fu valutato il cartellino del centrocampista brasiliano Arthur, calciatore che in queste ore - a due anni dalla scadenza del contratto - lascia nuovamente in prestito la Juventus per tornare a casa, in quel Gremio che nel 2018 rappresentò il perfetto trampolino di lancio per l'Europa. Per il Barcellona.
Settantadue milioni di euro più dieci di bonus. Meglio ribadirlo: sembrava una cifra esagerata già allora e ancor di più lo sembra oggi in virtù della carriera del brasiliano. Una cifra volutamente esagerata per uno scambio che portò a Barcellona il centrocampista Miralem Pjanic. Anche qui, valutazione molto alta: 60 milioni di euro. Tanti, tantissimi se si pensa che l'ex Roma all'epoca aveva già 30 anni. Quell'affare però permise alla Juventus di: "Generare un effetto economico positivo di circa € 41,8 milioni, al netto del contributo di solidarietà e degli oneri accessori". Nell'immediato un importante boost per i conti bianconeri, a lungo termine quasi una condanna. Per la Juventus, soprattutto per la carriera di Arthur.
Già, perché il brasiliano negli anni sarà poi vittima di quella valutazione. Non riuscirà mai a imporsi come perno della Juventus, ma a causa di una valutazione a bilancio così elevata (e di un ingaggio figlio di quella valutazione) non riuscirà mai ad andar via definitivamente. Solo prestiti. Prima quello senza mai giocare al Liverpool, poi quello iniziato benissimo ma finito malino alla Fiorentina e infine quello così così al Girona. Nel frattempo, anche altri due rinnovi di contratto che hanno prolungato l'accordo dal 2025 al 2027 ma, soprattutto, abbassato il suo ingaggio inizialmente da otto milioni di euro. Rinnovi sottoscritti unicamente per facilitare la sua uscita, per rendere più appetibile il suo cartellino.
Ecco quindi il quarto prestito, quello al Gremio. La speranza della Juventus e di Arthur e che l'avventura brasiliana dell'ex 'Mister 72 milioni più 10 di bonus' possa durare più di una sola stagione. Possa trasformarsi in qualcosa di più duraturo e ridare un senso di normalità a una carriera condizionata da quell'operazione. Un'affare da cui Arthur, a distanza di cinque anni, ancora non è riuscito definitivamente a slegarsi.
