Rimini, c'è il tesseramento di Braglia e del suo staff: provvidenziale la cassa di compensazione

Un momento sicuramente complicato, dal punto di vista societario, quello che sta vivendo il Rimini, che deve risolvere ancora diverse grane che si sperava non si trascinassero sino al via ufficiale del campionato, come poi è stato. Tra queste, quella legata a mister Piero Braglia, allenatore sì dei biancorossi ma mai andato in panchina con gli stessi nei due impegni finora sostenuti.
Ma sabato, proprio dopo il match contro il Gubbio, la proprietaria del club Giusy Anna Scarcella, come riporta l'edizione on line del Corriere di Romagna, ha così parlato: "Piero Braglia è a tutti gli effetti il nuovo allenatore del Rimini. Ed effettivamente questo è possibile, perché sia il tecnico che il suo vice Stefano Dicuonzo sono stati tesserati il 9 agosto grazie a una clausola del regolamento che permette alle società, anche in assenza di fideiussione extra budget, di tesserare i membri dello staff tecnico utilizzando i soldi presenti nella cassa di compensazione della Lega. Ma cosa è “cassa di compensazione”? Semplice, un meccanismo che usa la Federazione per gestire i flussi finanziari tra club: quando c'è un'operazione di mercato, la somma della parte acquirente viene versata direttamente alla controparte, ma depositata nella propria cassa di compensazione, da cui la Lega la preleva girandola alla società creditrice. E, al 1° luglio, nel “cassetto” del Rimini c’erano circa 400mila euro, che hanno reso possibile il tesseramento di Braglia (la cassa di compensazione non può essere utilizzata però per il tesseramento dei giocatori).
Vieni quindi da chiedersi perché il mister sia rimasto in tribuna. E il perché non sia stato comunicato che le dimissioni del Ds Luca Nember sono state ritirate o respinte: è ancora lui che continua a gestire il mercato biancorosso, tanto che sabato era anche a bordo campo.
