Vlahovic ha fatto prigioniera la Juve. Rischio Chivu. Conte e un Napoli che sa soffrire. Con Rabiot il Milan può lottare per il titolo

Cosa hanno detto le prime due giornate di campionato? Intanto che per il momento non c’è una padrona assoluta. Il Napoli, che era e resta la favorita per il titolo, ha fatto bottino pieno dimostrando di saper anche soffrire. Ma l’infortunio di Lukaku pesa come un macigno. E peserà ancora di più in Champions. Sono curioso di vedere se Hojlund, grande talento ma con qualche limite tattico, riuscirò a entrare in sintonia con il pensiero del tecnico partenopeo. Per il momento il Napoli è stato salvato dal suo micidiale centrocampo. Ma i gol li devono fare anche, anzi direi soprattutto, gli attaccanti. Il Napoli non ha illuminato gli occhi ma ha dimostrato di essere una squadra affidabile. E forte. Lotterà per lo scudetto fino alla fine.
Il dato clamoroso di questo avvio di torneo sono i gol di Vlahovic. Il calcio regala storie incredibili. Dusan il cattivo, Dusan l’ingrato ha fatto prigioniero il club bianconero. Vlahovic ha vinto su tutta la linea. È di fatto un titolare della Juve e arriverà tra dodici mesi alla scadenza naturale del contratto. Condizione ideale per firmare con i bianconeri o con un’altra società un altro accordo da dodici milioni netti a stagione. Euro in più, euro in meno. Altro che finire fuori rosa. Così va il mondo del pallone. A volte si diverte a rimescolare le carte. Comunque con questo Vlahovic la formazione di Tudor può recitare un ruolo importante in campionato. E magari anche in Champions. E l’indispensabile Kolo è già finito nel dimenticatoio.
Non mi è piaciuta la riflessione di Chivu dopo la clamorosa sconfitta contro l’Udinese. “Siamo un cantiere aperto” ha detto il tecnico nerazzurro. Eppure la squadra più o meno è quella della passata stagione. Una squadra forte che ha sfiorato il titolo e perso soltanto in finale di Champions. Avevo e continuo ad avere il dubbio che Chivu sia stata una scelta ad alto rischio di Marotta. Questa Inter aveva bisogno non di un allenatore scommessa ma di un tecnico che sapesse riportare entusiasmo e stima in un gruppo deluso.
Gran colpo del Milan con Adrien Rabiot, giocatore che interpreta in maniera perfetta l'idea di calcio di Allegri. Con il francese e senza le coppe la squadra rossonera può alzare le sue ambizioni fino alla zona Scudetto.
Chiudo con il Gasp. Pensavo che la sfida giallorossa sarebbe stata ad altissimo rischio. Pensavo che il suo modo di raccontare il calcio non sarebbe stato accettato dal mondo della comunicazione romana. Invece il matrimonio funziona. Eccome se funziona. La Roma è già Gasperini dipendente. Con questo scenario occhio a Dybala e compagni. Forse in questa strana estate del pallone la Roma è stata sottovalutata.
