Retegui prima, forse Lookman. Ma non Ederson: non è da escludere un contratto ponte

Prima Retegui, ora Lookman. Probabilmente si fermeranno qui le cessione dell'Atalanta in quest'estate. Perché Ederson è considerato incedibile dai nerazzurri, come conferma anche la scelta di fargli vestire la nuova maglia nel lancio pubblicitario, con un altro tra i più chiacchierati come Giorgio Scalvini. Uno, al massimo due pezzi a estate: le cessioni nerazzurre non saranno di più, a meno di colpi di testa che sono difficili da pensare per il brasiliano. Perché ha ancora due anni di contratto, sì, ma anche un Mondiale statunitense alle porte.
Ederson vuole giocarlo a tutti i costi. Ha la stima di Carlo Ancelotti e lo sa bene, rimanendo all'Atalanta probabilmente continuerà a essere convocato. Strappare, come fatto da Koopmeiners nella scorsa estate, non è così semplice. Perché porta a mesi di ambientamento a una possibile - senonché probabile - nuova riatletizzazione per essere allo stesso livello, fra certificati medici e allenamenti saltati. Non è escluso quindi che ci possano essere novità ma dal lato positivo.
Quindi no, non è da escludere un rinnovo, magari con un contratto ponte fino al 2028 e una clausola risolutoria già inserita. Così da evitare situazioni che si sono già viste nella scorsa estate. Quindi Ederson dovrebbe rimanere. Condizionale, perché nel calcio non si sa mai, ma la percentuale pende chiaramente a favore.
