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Sassuolo, De Zerbi: "Oggi ho avuto risposte. Qualcuno difficilmente si riaffaccerà sul campo"

Sassuolo, De Zerbi: "Oggi ho avuto risposte. Qualcuno difficilmente si riaffaccerà sul campo"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 17 marzo 2021, 18:36Serie A
di Lorenzo Di Benedetto

Il tecnico del Sassuolo, Roberto De Zerbi, ha parlato in conferenza stampa dopo la sconfitta, con tanto di rimonta subita, contro il Torino. Queste le sue parole: "Non c'è rammarico, c'è rabbia perché non tutti hanno capito che la stagione era ed è ancora aperta. Il triplice cambio l'ho fatto per chiudere la partita perché il Torino continuava a mettere dentro attaccanti e se non la chiudi c'è il rischio di riaprire la partita, come hanno fatto. Non tutti probabilmente hanno capito l'importanza della gara nonostante ne avessimo parlato e questo mi dà rabbia".

Triplice cambio sbagliato? Ha cambiato qualcosa in campo?
"Il triplice cambio era ruolo su ruolo, con Traore per Defrel, Boga per Djuricic e Locatelli per Magnanelli. Nello sviluppo poi sì perché qualcuno di questi non mi è piaciuto per l'atteggiamento. Noi abbiamo una squadra molto giovane, la maturità si conquista con l'esperienza che ti viene invecchiando. La società investe tanto sui giovani e qualche giovane non ha capito che non facciamo beneficenza senza un ritorno, qualcuno pensa di essere in una terra di passaggio tra l'andare in una grande squadra e l'affacciarsi nel calcio che conta e tende ad anteporre se stesso a una grande squadra".

Crede ancora nella qualificazione in Europa?
"Io sono allenatore e fino a quando lo sono decido cosa fare e cosa non fare. Oggi qualche risposta l'ho ottenuta, qualcuno difficilmente si riaffaccerà sul campo. Io spingo fino alla fine per la società che ci paga, per la maglia prestigiosa che indossiamo. Non sono bocciature definitive. Gli errori più grandi li commetto io e mi assumo le responsabilità però l'atteggiamento, la serietà e il riconoscere il valore a quello che si fa lo metto al primo posto e se non lo fa qualcuno non gioca più".

Non le è piaciuto l'atteggiamento di alcuni dei suoi uomini?
"Quando si parla di Sassuolo si pensa che l'allenatore debba fare il responsabile del settore giovanile per crescere i giovani ma io faccio l'allenatore di una squadra di Serie A. Chi ci sta, chi riesce a reggere il livello va avanti, qualcuno non potrà andare perché questa è la legge del calcio, la legge del lavoro".

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