Spezia-Verona 0-1, le pagelle: Zaccagni gol da cineteca, Provedel prende quel che può

Spezia-Hellas Verona 0-1
Marcatori: 75' Zaccagni
SPEZIA
Provedel 6,5 - Sempre attento, legge bene i movimenti degli attaccanti. Chiusura perfetta su Tameze nel primo tempo. Bravissimo su Kalinic, si arrende solo alla grande rovesciata di Zaccagni.
Vignali 5 - La rete di Zaccagni è un capolavoro, ma la marcatura del difensore dello Spezia è stata decisamente troppo morbida.
Erlić 6 - Qualche difficoltà di troppo soprattutto nella ripresa, quando la squadra resta in 10 uomini. Nel finale sfiora il pari con un bel colpo di testa. Palla alta di pochissimo.
Chabot 5 - Croce e delizia dello Spezia. Nel primo tempo guida benissimo la difesa, soprattutto quando deve fare salire la linea difensiva. Non è un caso che nel primo tempo Kalinic sia spesso e volentieri in fuorigioco. Poi nella ripresa la grave ingenuità, il fallo su Faraoni che gli costa il secondo giallo.
Marchizza 6 - Tiene bene in fase di copertura e spinge con ordine: buona prestazione del numero 5 dello Spezia.(Dall'88 Farias S.V)
Estévez 6 - Buona gara, anche se si limita al compitino senza troppo squilli. (Dall'88 Deiola S.V)
Agoume 5,5 - È giovane, è un classe 2002, e crescerà. Anche prestazioni così incolori servono per crescere.
Pobega 6 - Prezioso in difesa, quando si immola sulla conclusione a botta sicura di Dawidowicz. Sfiora il gol in avvio di ripresa con un missile dal limite sul quale è bravissimo Silvestri. (Dal 67' Maggiore 6 - Entra per portare maggior peso in attacco, ma è costretto a fare gli straordinari dopo il rosso a Chabot.)
Gyasi 5 - Poche idee e tanta confusione. Ha una bella occasione in contropiede, ma si allarga troppo e l'azione sfuma (Dal 70' Ismajli 6 - Entra a freddo dopo il rosso a Chabot e ci mette qualche minuto ad ingranare)
Nzola 5 - Ha una grande occasione in avvio di gara ma spreca calciando sull'esterno della rete. Di fatto è la sua unica giocata della gara, un passo indietro rispetto alle ultime uscite.
Agudelo 5 - Praticamente mai in partita. Gioca in un ruolo che non gli appartiene ed in emergenza non riesce ad aiutare la squadra. (Dal 67' Piccoli 6 - Entra bene in partita e porta maggiore fisicità all'attacco dello Spezia. )
Vincenzo Italiano 6 - Fra Covid ed infortuni, è costretto a rimaneggiare la formazione. La squadra regge bene l'urto contro il Verona, poi nel momento migliore, quando manda in campo due giocatori offensivi per cercare la zampata vincente, l'ingenuità di Chabot prima della magia di Zaccagni.
HELLAS VERONA
Silvestri 6,5 - Graziato da Nzola in occasione dell'unico pericolo corso nella prima frazione. Per il resto, non è mai sollecitato fino all'intervallo. Nella ripresa smanaccia su Pobega e porta a casa l'ennesimo clean sheet.
Dawidowicz 6 - Uno svarione estemporaneo rischia di guastare l'inizio promettente del Verona: fa detonare la corsa di Nzola, che per sua fortuna non è lucidissimo di fronte a Silvestri. Poi si ricompone e non rischia più nulla.
Magnani 6,5 - Il fatto che Juric lo preferisca a Gunter - ancora a mezzo servizio - è indicativo della fiducia che il croato ripone in lui. Colto di sorpresa dalla frittata di Dawidowicz nel primo tempo, per sua fortuna senza conseguenze. Torreggia dopo l'intervallo.
Dimarco 6,5 - Lui o Lazovic? Juric risolve il dilemma attanagliante scegliendo entrambi. E lui in quella posizione non è più una sorpresa: dà garanzie e fluidifica la costruzione dal basso. (Dal 76' Ceccherini s.v.).
Faraoni 7 - Far da contrappeso ad una catena mancina così spregiudicata significa sacrificare qualcosa in fase offensiva. Lui lo fa con il solito rigore tattico, da leader vero. L'espulsione spariglia le carte e lui si scatena, offrendo l'assist a Zaccagni.
Tameze 6 - Chiude in crescendo, riuscendo a garantire quella sostanza in mediana che non è prescindibile per Juric. È lui a far ammonire Pobega con una giravolta di pura eleganza.
Veloso 6 - Per alcuni tratti viaggia un po' sottoritmo, segno di una condizione ancora perfettibile. Non si sottrae alla baruffa, anche se non c'è grande margine per la sua qualità - eccezion fatta per la gran palla a Faraoni sul gol-vittoria -. Si arrabatta come può, lasciandosi condurre dall'esperienza.
Lazovic 6,5 - "Abbiamo bisogno del miglior Lazovic", aveva detto non più tardi di ieri Juric. Che, malgrado la condizione non ancora soddisfacente del serbo, continua a puntare forte su di lui. Il livello dello scorso anno non è ancora vicinissimo, ma gli sparuti sprazzi del primo tempo si tramutano in vere e proprie folate verso la fine. Segnali di crescita.
Barak 6,5 - Juric gli chiede uno sforzo non indifferente, perché fa continuamente la spola tra mediana e trequarti. Lui non se ne fa un cruccio e mette qualità nelle rifiniture: segna - ma il gol non è valido - dopo aver mandato in porta Kalinic con un tocco vellutato.
Zaccagni 7,5 - È sempre più catalizzatore delle transizioni là davanti. L'asse con Lazovic (cui si aggiunge anche Dimarco quest'oggi) dà sempre l'impressione di poter generare pericoli importanti dalle parti di Provedel, e prende un po' alla sprovvista Vignali. Prodigiosa la rovesciata che decide il match: sta definitivamente sbocciando un talento. (Dall'88' Salcedo s.v.).
Kalinic 5,5 - Subito cercatissimo dai compagni: della sua presenza trae beneficio tutto il reparto, che aveva disperatamente bisogno di un riferimento della sua portata. Il pallone lo difende con maestria, peccato che sprechi l'occasione più ghiotta del primo tempo. C'è ancora un po' di ruggine: andrebbe a segno poco prima dell'intervallo, ma il suo offside vanifica tutto. (Dal 53' Colley 5,5 - Un po' leggero: il ragazzo si farà).
Ivan Juric 6,5 - Chiamatelo pure Re Mida. Perché se le lamentele sull'organico sono per certi versi giustificate, un rendimento così assume un significato ancora più prorompente.
