Sporting CP-Juventus 1-1, le pagelle: malissimo Vlahovic e Chiesa. Che talento Edwards

Risultato finale: Sporting-Juventus 1-1
Le pagelle dello Sporting CP (di Pierpaolo Matrone)
Adan 6 - Sul gol non può far nulla e per il resto non viene sollecitato chissà quanto. Bravo però a giocare sempre alto e leggere qualche pallone in verticale della Juventus.
Diomande 6 - Un paio di chiusure niente male mixate a quella spregiudicatezza, a volte rischiosa, che appartiene ai giovani: 19 anni, segnatevi il nome perché, se disciplinato, pare avere buone potenzialità.
Coates 6 - Nel giro di cinque minuti, quelli disputati da centravanti, crea più brividi alla Juventus di tutto l'attacco (eccetto Edwards) messo insieme
Gonçalo Inacio 5,5 - L'approccio non è buono, perde subito un pallone pericoloso. Meglio nella ripresa. Dall'81'Reis s.v.
Ricardo Esgaio 5 - Sciupa la più grossa occasione dello Sporting, non scartando un regalo di Danilo. E, in generale, offre poco o nulla in fase offensiva.
Ugarte 6,5 - Un rientro importantissimo, perché lì davanti alla difesa cuce il gioco e libera spesso i giocatori offensivi. Un rientro così pesante anche solo per il rigore conquistato nel primo tempo.
Morita 6,5 - Quando riceve ha spesso l'avversario alle spalle, ma sa sempre come eludere la pressione. In fase di non possesso, invece, lo ritrovi in ogni dove, a coprire quanto più campo è possibile.
Nuno Santos 6 - Si gioca molto dal suo lato, il duello con Cuadrado è tra i più belli della partita. Forse non lo vince, ma sicuro non ne esce ridimensionato. Dall'87' Arthur Gomes s.v.
Pedro Gonçalves 5 - Torna nei tre davanti, ma resta troppo fuori dal gioco. Anzi, quando vi entra, sono più i danni che i benefici per lo Sporting. Da trascinatore a cocente delusione.
Edwards 7 - Svernicia Alex Sandro a tutta velocità nell'azione che causa il rigore. Che poi segna, salendo a sedici in stagione. Prende per mano la squadra, ma stavolta l'impresa non riesce.
Francisco Trincao 5 - Si vede solo sporadicamente per il campo, senza nessuna giocata da ricordare. Prestazione anonima. Dall'81' Chermiti s.v.
Ruben Amorim 5,5 - Il rammarico è alto, più per questa partita che per quella dell'andata. Lo Sporting non gioca male, anzi è bello da vedere, ma ha meno velocità rispetto al solito e non riesce a scardinare il muro bianconero.
Sporting CP-Juventus 1-1: rileggi il racconto di TMW
Le pagelle della Juventus (di Marco Conterio)
Szczesny 6 Ritrova il posto e pure sicurezze e certezze. Prende un gol su rigore, per il resto dà solo garanzie a tutto il reparto difensivo della sua Juventus.
Danilo 6 Lo Sporting non dà punti di riferimento, così può provare a giocare d'anticipo, sfruttando la sua intelligenza tattica. Un paio di chiusure pesanti, nella ripresa due brividi inattesi senza effetti devastanti.
Bremer 6.5 Fa valere spalle e fisico contro i furetti dello Sporting. E' una presenza costante in area, nelle chiusure e pure pericoloso davanti. Nessun dubbio: a tre è nella sua dimensione. Esce per un problema al flessore. (dal 71' Gatti 6 Incolpevolmente rifila un calcio destro degno di un campione di kung fu al povero Diomande. Bada al sodo per difendere il pari)
Alex Sandro 5 Edwards ha il cognome del più grande saltatore di triplo della storia e pure lui gli gira attorno come una gazzella. In costante difficoltà contro uno dei migliori della gara.
Cuadrado 6 Lo Sporting gioca tanto sugli esterni, molto sulle ripartenze e tra il cafetero e Nuno Santos è una sfida in velocità. Nella ripresa qualche bella ripartenza ma pure un assist sbagliato per Vlahovic.
Miretti 5 La scelta a sorpresa di Allegri non sorprende Amorim. Fa della tecnica e delle giocate nel breve la sua arma migliore, solo che davanti ha avversari che hanno il suo passo e il suo ritmo. (dal 71' Pogba 5.5 Pure per pochi minuti, da uno così ci sarebbe da aspettarselo vedere spaccare la partita. Invece una buca in difesa mette in pericolo i suoi. Impalpabile)
Locatelli 6 Deve far più da frangiflutti che da distributore di gioco. Una gara di mestiere, di lavoro oscuro alle spalle dei compagni di squadra. Poco appariscente, sotto ritmo.
Rabiot 6 Fa quasi tutto lui. Un mancino da schermidore nel primo tempo, fioretto nel cuore dei tifosi dell'Alvalade. Poi l'ingenuità del rigore: sbaglia tutto, nei tempi, nel concetto, nell'irruenza.
Chiesa 4.5 La scelta di Allegri di mettergli una museruola tattica, ingabbiandolo sulla fascia sinistra, da mezzofondista piuttosto che da seconda punta si rivela semplicemente sbagliata. E Chiesa non ne azzecca mezza. (dal 78' Kostic sv)
Di Maria 6 Un primo tempo annacquato, poi inizia ad ubriacare gli avversari. Un paio di pennellate da museo delle belle arti, troppo però per dei compagni poco ispirati nei suoi dintorni.
Vlahovic 4 La crisi verticale del centravanti serbo vive un'altra puntata: continua a sbagliare praticamente tutto. Non c'è sulle palle facili, non riesce a tirar fuori conigli dal cilindro in quelle più complicate. (dal 71' Milik 5.5 Entra per dare un riferimento ai compagni là davanti, la Juventus pensa però solo a non prenderle)
All: Massimiliano Allegri 5.5 Brutta e semifinalista. Tanto basta, per essere tra le migliori quattro dell'Europa League. Questione di filosofie: può la Juventus accontentarsi di questo? Sbaglia troppe scelte.
