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Udinese, Collavino: "Cambio di tecnico necessario. Nel club vige una politica di zero alibi"

Udinese, Collavino: "Cambio di tecnico necessario. Nel club vige una politica di zero alibi"TUTTO mercato WEB
martedì 12 dicembre 2023, 01:02Serie A
di Simone Lorini

Il Direttore Generale bianconero Franco Collavino ha parlato del momento dell'Udinese alla tv ufficiale del club: “Bisogna partire dai numeri, 12 punti non depongono a nostro favore e rappresentano un chiaro segnale di difficoltà, ma ciò che garantiamo è che al nostro interno vige una politica di zero alibi per tutti: giocatori, staff e dirigenti. Nessuna attenuante, anche se ci sono delle situazioni oggettive, che hanno determinato questa situazione problematica. Abbiamo la seconda rose più giovane del campionato e una delle più giovani d’Europa. Non è inaspettato, l’avevamo valutato nel corso della programmazione. Sapevamo che saremmo partiti con un nuovo ciclo, ma il tempo per adattarsi non è stato sincronizzato con altri imprevisti accaduti nel tempo. Cambio di allenatore? Necessario ma non indolore”

A condizionare questa prima parte di stagione i tanti infortuni: "È l’elemento che ha pesato maggiormente. Il primo che viene in mente è Gerard Deulofeu, che ha subito un intervento chirurgico importante. Le terapie stanno dando dei risultati, incrociamo le dita e facciamo tutti il tifo per lui. Speriamo di vederlo in campo il prima possibile, se lo merita come calciatore e come uomo. Lo ringrazio per tutto ciò che sta facendo per il club e i tifosi. L’infortunio che ci ha spiazzato più di tutti è stato quello di Brenner, che è arrivato a fine agosto. Il contratto d’acquisto è stato firmato il 15 aprile, la società si era mossa in anticipo per arricchire la rosa e in caso si verificassero vendite all’ultimo secondo, come poi è successo con Beto. Keinan Davis è arrivato negli ultimi giorni di mercato per sostenere il reparto offensivo, si è infortunato dopo due giorni, è tornato e si è fatto male al polpaccio. Entrambi a fine dicembre dovrebbero essere pronti. Problematiche che hanno colpito anche il reparto arretrato. Enzo Ebosse e Jaka Bijol sono state due tegole, ma il club si farà trovare pronto a tutte le situazioni, senza che ciò costituisca un alibi per quanto successo in stagione".

La società cerca una soluzione: "Contrariamente a quello che si può pensare il livello di autocritica interno al nostro club è veramente molto alto, talvolta anche maggiore di quello esterno. Rivoltiamo tutti i progetti come calzini ogni volta che ci approcciamo a qualcosa di nuovo. E questo è un elemento di forza, perché ci permette di imparare dagli errori in un contesto sempre in movimento. Si può rimanere in Serie A per 29 anni consecutivi senza lungimiranza? Io penso di no. Può sembrare una risposta presuntuosa, ma dalla mia parte c’è l’esperienza di risultati anche importanti. La rosa che abbiamo quest’anno è stata costruita inserendo talenti seguiti dal nostro scouting, lanciandoli e facendoli giocare. È sempre stata e sempre sarà la storia dell’Udinese”.

Entusiasmo o scoramento eccessivi: “Bisognerebbe evitare di dire che quando si vince a Milano col Milan i giocatori sono di grande talento e prospettiva e quando si perde con l’Inter allora non sono più di qualità. Servirebbe più equilibrio, ma fa parte del gioco”

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