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Vice ds Shakthar: "Grandissimo rispetto per Fonseca. Trubin-Milan? Nessuna sorpresa"

Vice ds Shakthar: "Grandissimo rispetto per Fonseca. Trubin-Milan? Nessuna sorpresa"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
mercoledì 10 marzo 2021, 19:38Serie A
di Simone Lorini

Carlo Nicolini, vice ds dello Shakhtar Donetsk è intervenuto a Teleradiostereo per presentare la sfida di domani con la Roma: "Il segreto è la capacità di Lucescu e del suo staff prima e dei portoghesi ora di far crescere questi brasiliani che sono di talento, riconosciuti da tutti. Qui in Italia, o in Spagna o Inghilterra, non li comprano questi giocatori perché non hanno tempo, voglia o capacità di farli crescere. Mentre noi prendiamo, rischiamo, lavoriamo sul campo e poi siamo pronti a venderli perché già dietro di loro abbiamo preparato nuovi giocatori che sono pronti a subentrare. In Italia invece le squadre devono vincere subito, e dopo neanche un anno un giocatore appena preso viene venduto, o ci sono calciatori che non riescono a sopportare l'enorme pressione. Il nostro segreto è questo: lavorare bene per quel che riguarda lo scouting, ma poi anche lavoro sul campo con un impegno costante, molto minuzioso, sia a livello tecnico che umano".

La sorprenderebbe se un club importante come il Milan, che sta cercando di rinnovare il contratto a Donnarumma, avesse puntato o pensasse al giovane portiere dello Shakhtar Trubin?
"Non mi sorprenderebbe perché per Trubin abbiamo già ricevuto delle proposte molto importanti non solo da squadre italiane. Ce ne sono arrivate due anche da squadre italiane, ma non il Milan, ma sono state rispedite al mittente perché quello che ci è stato proposto non è neanche la metà di quello che pensiamo possa valere Trubin. Alla richiesta ci potete arrivare anche voi, pensando al valore di un giovanissimo portiere che sta facendo già la Champions League e l'Europa League e un campionato ad alti livelli, oltre a essere anche nazionale ucraino".

Un'altra caratteristica dello Shakhtar è quella di non sbagliare mai allenatore.
"Lucescu ha fatto un enorme lavoro, insieme al presidente e alla società, poi dopo la guerra il presidente ha deciso di provare un altro allenatore vista anche l'età di Lucescu: ha preso Fonseca, e ha puntato sui portoghesi anche per una questione di lingua,visti i tanti brasiliani in squadra. Fonseca è un allenatore ambizioso, preparato, è stato intelligente a capire che non doveva portare troppe modifiche, perché all'inizio ci aveva provato ma i risultati non erano stati soddisfacenti, quella squadra che prese Fonseca era già molto ben organizzata, e lui è stato bravo perché ha vinto 3 campionati, e quando si vince bisogna sempre fare i complimenti. Poi Fonseca ha avuto la vostra proposta (della Roma, ndr), e ha avuto la possibilità di andare in uno dei campionati più importanti a livello europeo, e noi abbiamo pensato a un portoghese che potesse sostituire Fonseca, e vediamo come va a finire. Ma è importante che l’allenatore sposi bene la filosofia del club, cosa che Fonseca forse non aveva fatto fino in fondo, non ha seguito quella che era stata la linea di Lucescu, cioè valorizzare i giovani per poi rivenderli. La filosofia del club era quella di vendere ogni anno uno due giocatori a 30, 40 milioni di euro, come William, Douglas Costa, Adriano, Fernando, Fred, negli ultimi 4 anni invece non è stato venduto nessuno".

C’è aria di derby per voi visto che giocherete contro Fonseca?
"Rispettiamo tantissimo Fonseca e il club lo ringrazia per gli anni in cui è stato qui e le vittorie ottenute, noi per quanto siamo stati sfortunati nel sorteggio, perché in Champions siamo capitati in un girone complicatissimo e in questi ottavi di finale di Europa League, escluso il Milan, abbiamo pescato la squadra più complicata, siamo comunque felici di poter disputare questa partita. Perché per noi giocare gare di questo tipo significa anche avere una vetrina internazionale, e mostrare a tutti che siamo all’altezza di questa importante competizione europea. L’obiettivo è quello di passare il turno a prescindere da chi è seduto sulla panchina della Roma".

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