Carrarese, Bleve: "Mi sento parte centrale del progetto. Calabro? Mister top"

Una promozione in Serie B centrata alla finalissima playoff contro il Vicenza, il 9 giugno 2024, poi una salvezza centrata in categoria cadetta con ampio margine e merito, e un campionato chiuso al 12esimo posto: un biennio sicuramente da incorniciare per la Carrarese, pronta ora a ripartire per la stagione 2025-2026.
Una ripartenza che sarà segnata dallo zoccolo duro della rosa, di cui fa parte anche il portiere Marco Bleve, che, fresco di rinnovo, ha parlato in esclusiva ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com: "Sono rimasti maggior parte degli interpreti dell'anno scorso, e anche se sono andati via undici prestiti che avevamo nella passata stagione, l'ossatura è rimasta la stessa. La società sta vedendo il da farsi, ma di fatto riprendiamo come esattamente da dove abbiamo lasciato: noi 'senatori', per così dire, faremo di tutto per agevolare l'inserimento dei nuovi arrivati, come abbiamo fatto l'anno scorso, perché il gruppo a questi livelli fa tanto, specie in un ambiente come il nostro".
Importante, quindi, anche il rinnovo - e più che altro la permanenza - di mister Antonio Calabro?
"La sua permanenza è stata fondamentale a mio avviso, stiamo lavorando bene con lui da un anno e mezzo, e siamo già partiti forti, abbiamo dato una buona intensità agli allenamenti, perché questo sarà un lavoro che ci ritroveremo nel futuro. È una persona di spessore, e non nego che la sua permanenza è stato per me un ulteriore incentivo a rimanere".
A proposito del tuo rinnovo, cos'altro ti ha spinto a rimanere in azzurro?
"Dopo tanti anni passati tra il giocare e il non giocare, cercavo stabilità e fiducia, e qui ho trovato tutto, perché la società ha sempre creduto in me, tanto che le proposte di rinnovo mi sono state fatte quando il campionato non era ancora terminato. E ho sentito tanta fiducia anche durante il periodo di stop forzato a causa dell'infortunio che ho patito, altra cosa non scontata. Mi sento proprio parte centrale del progetto".
Hai alle volte la sensazione, in carriera, anche facendo riferimento a ciò che dicevi, di aver ottenuto meno di quello che avresti meritato?
"È ormai inutile guardare al passato, sono molto felice di proseguire con questa avventura ed è al presente che penso, perché siamo ormai vicini all'inizio ufficiale della stagione, ed è su quello che si deve stare concentrati".
L'amichevole di stasera con la Fiorentina sarà in tal senso importante?
"Nei giorni scorsi abbiamo provato quello che vorremmo provare a mettere in campo, è vero che è calcio estivo ma affrontiamo una squadra che ha nomi che parlano per loro: non solo militano in Serie A, ma anche nei piani alti della categoria. Sarà sicuramente un buon test che ci dirà a che livello siamo, cercheremo di mettere in difficoltà l'avversario, tanto ci saranno modo e tempo di recuperare eventuali errori. È un impegno che ci fa alzare il livello del ritiro, ci porta allo step successivo, anche perché poi domenica affronteremo anche il Lecce, gare che ci portano nell'ottica del campionato: contro la Fiorentina sarà partita vera, il livello dell'attenzione dovrà essere alto perché non vogliamo fare brutta figura, dovremmo competere come fosse appunto una partita ufficiale. Arriveremo al 18 agosto, gara di Coppa Italia contro l'Udinese, con un livello buono".
Accennavi al campionato ormai alle porte: avete già parlato di obiettivi?
"Non parliamo mai di salvezza, playoff, playout, promozione. Parliamo solo migliorarsi e migliorare quello che di buono abbiamo fatto l'anno scorso: la B è un campionato molto difficile, ma niente ci esclude la possibilità di fare un ulteriore passo avanti rispetto a quanto fatto. L'importante sarà essere sempre vigili, le insidie sono dietro l'angolo e ripetersi non è mai facile: si gioca molto a livello di testa, conterà anche quella".
