Bari, sarà ancora Serie C: i pugliesi floppano ancora ai play off. In estate probabile rivoluzione

Se lo scorso anno la sconfitta in finale contro la Reggiana fu amarissima, l’eliminazione di quest’anno – arrivata nel pomeriggio per mano della FeralpiSalò – rappresenta un vero e proprio fallimento della società pugliese che dovrà così disputare il terzo campionato di Serie C di fila. Qualcosa che non era certo nei programmi della famiglia De Laurentiis che in estate avevano costruito una squadra per puntare al primo posto affidandosi anche a uno dei tecnici più quotati della Serie C come Gaetano Auteri. Un progetto che aveva però iniziato a scricchiolare presto e non solo per merito di un Ternana che ha giocato un campionato straordinario, e al di sopra di ogni aspettativa, dominando il Girone C.
A febbraio, concluso da poco il mercato, infatti arrivavano gli esoneri del tecnico e del direttore sportivo Giancarlo Romairone, con quest’ultima figura mai sostituita nonostante l’importanza che avrebbe potuto rivestire negli equilibri di spogliatoio e nei rapporti fra squadra e società un dirigente in quella posizione. Sulla panchina invece arrivava un Massimo Carrera che all’estero – Spartak Mosca e AEK Atene – aveva mostrato ottime cose e ottenuto risultati importanti, ma che era all’esordio in Serie C e probabilmente conosceva poco le insidie della categoria. Un’avventura iniziata benino, ma che ben presto ha iniziato a vedere il Bari non riuscire a ottenere risultati e scivolare in classifica fino alla decisione, a fine aprile, di richiamare Auteri alla guida della squadra. Una seconda avventura che, come la prima, non è finita nel migliore dei modi con l’incapacità della squadra di segnare almeno un gol – che sarebbe bastato per il passaggio del turno – in 180 minuti contro la FeralpiSalò.
Ora in casa Bari sarà rivoluzione per provare nella prossima stagione a conquistare quell’obiettivo che rischia di trasformarsi in un vero incubo per De Laurentiis.
