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6 ottobre 2001, Beckham manda l'Inghilterra ai Mondiali. È la redenzione dall'espulsione dopo il 98

6 ottobre 2001, Beckham manda l'Inghilterra ai Mondiali. È la redenzione dall'espulsione dopo il 98TUTTO mercato WEB
© foto di Allstar/Image Sport
venerdì 6 ottobre 2023, 07:32Accadde Oggi...
di Andrea Losapio

La storia del 6 ottobre 2001 parte da lontano. Cioè dal 30 giugno 1998, Mondiale di Francia, a Saint-Etienne, dove si gioca una partita geopoliticamente fondamentale. Argentina contro Inghilterra, Falklands contro Malvinas, Maradona con la Mano di Dios. Ancora una volta vinceranno gli argentini, dopo il 2-2 dei tempi regolamentari c'è il 4-2 dei rigori, ma David Beckham, uno dei migliori giocatori al Mondo, viene espulso per un fallo di reazione su Diego Pablo Simeone, in un momento particolarmente importante. Il minuto è il quarantasettesimo, il mondo ha conosciuto poco prima Michael Owen con una giocata eterna e Beckham ha lasciato l'Inghilterra in dieci. Di fatto condannando la mia squadra.

Il girone di qualificazione Mondiale verso la competizione di Giappone e Corea 2-2 era iniziato malissimo. C'è stato addirittura un cambio di allenatore, con Sven Goran Eriksson che ne prende le redini. E dopo la sconfitta contro la Germania, in Inghilterra, arriva addirittura un 1-5 contro i tedeschi, fuori casa, che porta l'Inghilterra a giocarsi il primo posto nell'ultima partita. Dando per scontato che la Germania vinca, serve una vittoria. Invece la Germania pareggia, ma la nazionale dei Tre Leoni è sotto di 2-1 all'ultimo minuto, all'Old Trafford. C'è una punizione da quasi trenta metri, Beckham sul pallone: la palla sembra telecomandata e finisce all'incrocio, togliendo le ragnatele dal sette. È l'apoteosi per i tifosi inglesi, che mandano agli spareggi l'odiata Germania - che poi batterà facilmente l'Ucraina.

Anni dopo lo stesso David Beckham ritornerà su quella magica punizione nel recupero. "Quello è stato il momento in cui i tifosi inglesi mi hanno perdonato per quanto era successo qualche anno prima. Per me, personalmente, è stata la redenzione per quanto successo, perché fino a quel momento c'era sempre quella nuvoletta per l'espulsione. Quel gol contro la Grecia ha fatto dire ai tifosi che mi hanno disdegnato per anni: "Ok, ci siamo, andiamo avanti adesso". Per me è stato un momento speciale". Pochi secondi prima Teddy Sheringham aveva chiesto a Becks di battere quel calcio piazzato. La risposta? "Vattene Ted, non riesci nemmeno ad arrivare alla porta". Aveva ragione.

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