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Andrea Scanzi: "Ciao Gigio, non ci mancherai"

Andrea Scanzi: "Ciao Gigio, non ci mancherai"TUTTO mercato WEB
giovedì 27 maggio 2021, 05:38Altre Notizie
di Redazione TMW

"A Donnarumma posso dire che 18 anni in quella squadra per me sono valsi tutto, a differenza sua non ho avuto l'opportunità di scelta che ha lui.
Il calcio di oggi non è quello di una volta. La colpa non è soltanto di Raiola ma anche di Donnarumma. Insigne ad esempio pur di rimanere al Napoli ha licenziato Raiola, questo è un segnale forte.
Maldini? Ha dimostrato che il progetto del Milan può andare avanti anche senza Donnarumma. Il Milan è storia. Gigio al Barcellona? Cosa ha il Milan in meno del Barcellona? Nulla.
Personalmente credo che lasciare il Milan a 0 sia stata una grande mancanza di rispetto per un club che gli ha permesso di arrivare a questi livelli.
I giocatori vanno e vengono, il Milan resta.”

Così Massimo Ambrosini. Condivido ogni sua parola. E anzi è stato oltremodo garbato. Dare la colpa del non rinnovo solo a Raiola, tipo “Io volevo restare ma lui non ha voluto”, è l’ulteriore prova della mancanza di coraggio di “Gigio”. O se preferite di decenza.
Sei tu, “Gigio”, ad avere scelto quel genio lì, mica te l’ha ordinato il dottore.

Se avessi amato il Milan, come dicevi di amare con quei baci teatrali alla maglia a favor di telecamera, saresti restato.
Volevi andare in una squadra più vincente del Milan attuale (quasi tutte, ahinoi)? Bene. Era lecito. Bastava dirlo. Non certo tirar su questo teatrino oltremodo patetico e sommamente avvilente.
Già che ci sei, dì al simpatico Mino di portarsi via anche Romagnoli, così è la volta buona che “deraiolizziamo”il Milan una volta per tutte (resta Ibra, lo so, ma lui è una Divinità a parte e tanto ci penserà purtroppo l’anagrafe tra un anno).
Avrei preferito che tu restassi, “Gigio”, ma non mi mancherai granché. Ho un’idea diversa, oserei dire moralmente diversa, di “Idolo”. E tu proprio non lo sei, né mai sarai. Buona vita, buone interviste vagamente afasiche, buoni congiuntivi allegramente disattesi.
Vincerai tanto, perché sei parecchio forte. Ma non sarai mai un Maldini, un Totti, un Del Piero o un Antognoni. Campioni si diventa, Signori (e Capitani) si nasce.

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