RBN - Zazzaroni: "Allegri torna alla Juve con maggior potere politico. Donnarumma difficile"


Intervistato da Radio Bianconera nel corso di ‘Terzo Tempo’, il direttore del Corriere dello Sport Ivan Zazzaroni commenta così le ultime notizie d’attualità: “La Superlega? penso che la reazione dell’Uefa sia stata troppo muscolare. La posizione è chiara, loro vogliono sanzioni pesanti e l’esclusione per un anno. Vedremo se effettivamente riusciranno a ottenerla, anche perché io poi temo ricorsi e controricorsi. Al momento nessuno sa come andrà a finire. Oggi abbiamo pubblicato documenti del 2016 e Ceferin sapeva bene del progetto Superlega”.
Su Allegri: “Proprio nel momento in cui sembrava che Pirlo avesse dei crediti da spendere si è deciso per il cambio, si pensava che potesse essere confermato. Pirlo però nell’ultima conferenza ha usato parole simili a quelle usate da Sarri, ovvero che la società la decisione l’aveva già presa e in effetti così è stato. Si è deciso di riprovare con Allegri ma con condizioni diverse rispetto a due anni fa, quando c’era stata una rottura. Allegri voleva un cambiamento della squadra, ci fu una cena con Agnelli dove sembrava che tutto fosse risolto e invece così non è stato. Adesso Allegri torna più forte politicamente, c’è un desiderio di cambiamento in casa Juve anche a livello societario”.
Su Ronaldo: “È lui che deve decidere se deve andare o no, non la Juventus. Ad oggi mi sembra abbastanza complicato che vada via, ma se lui decide di rinunciare a quei soldi o trova un club che vuole darglieli secondo me si può fare”.
Sul mercato: “Bisogna capire cosa faranno Chiellini e Bonucci, poi servirà qualcosa a centrocampo e una punta centrale. Secondo me lavoreranno su questo, sull’asse centrale. Donnarumma? Secondo me no, Szczesny ha un contratto lungo e prende cinque milioni netti, secondo me Donnarumma ha altre intenzioni, catalane forse”.
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