In MLS è già Sonnymania: il sudcoreano supera Messi e... LeBron James nelle vendite

L’arrivo di Heung-min Son nella Major League Soccer non ha soltanto acceso l’entusiasmo sportivo, ma ha scatenato un vero e proprio fenomeno commerciale. Secondo John Thorrington, vicepresidente e direttore generale del Los Angeles FC, la maglia numero 7 del sudcoreano è diventata la divisa sportiva più venduta al mondo, superando icone come Lionel Messi, Cristiano Ronaldo, LeBron James e Stephen Curry.
In poche settimane dall’approdo a Los Angeles, avvenuto lo scorso agosto, le scorte sono andate esaurite: si stima che possano raggiungere 1,5 milioni di unità vendute nel primo mese, tre volte il record fissato da Messi al suo arrivo all’Inter Miami. La Sonnymania non riguarda solo il merchandising: anche la domanda di biglietti è esplosa. Per l’esordio casalingo di Son, i prezzi sono schizzati da circa 300 dollari a oltre 1.500 dollari. Un effetto mediatico senza precedenti per un calciatore asiatico negli Stati Uniti, che evidenzia la strategia MLS di attrarre pubblico globale attraverso star di richiamo internazionale.
Per anni Messi è stato il sovrano incontrastato del merchandising calcistico in Nord America, con circa 500.000 maglie vendute al debutto. Fuori dal calcio, LeBron James ha dominato grazie ai Lakers e a un brand multimilionario. Ma l’impatto economico di Son appare superiore: ogni maglia genera circa il 30% di margine netto tra club e sponsor, e se le previsioni si confermeranno, il business legato al sudcoreano potrebbe superare i 120 milioni di dollari in un solo trimestre. Per la MLS, il colpo Son non è solo sportivo: è la dimostrazione che il merchandising può valere quanto, o più, dei diritti televisivi.
