Olympiacos, Mendilibar: "Emery crede di eliminarci. Ringrazio il Siviglia per avermi esonerato"

Jose Luis Mendilibar, allenatore dell'Olympiacos, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del ritorno della semifinale di Conference League contro l'Aston Villa: "Se domani è la più importante della stagione dopo il 2-4 dell'andata? Spero che ce ne sia una ancora più importante in arrivo".

L'Aston Villa non è più favorito?
"Credo che i ruoli non siano stati invertiti solo perché abbiamo vinto 4-2 in Inghilterra. La qualificazione avviene dopo due partite, non una. Hanno rimontato due gol all'andata e potrebbero farlo domani. Saranno estremamente seri e cercheranno di ottenere la qualificazione. Entrambi i club hanno la loro parte di possibilità di vincere".

Cosa pensa di Emery?
"20 anni fa ci siamo incontrati per la prima volta in campo. Noi siamo stati promossi nella Primera Division, lui allenava l'Almeria e io ero al Valladolid, venimmo promossi entrambi. Ci siamo affrontati molte volte in club diversi e il più delle volte c'è stato equilibrio. Non credo che uno abbia un grande vantaggio. È cambiato molto, il fatto che enfatizzi molto sui dettagli è fondamentale. Ha cercato di tenere conto di tutti i dettagli. Quello che so veramente di Emery è che crede al 100% di poterci eliminare. Lo vuole davvero e per lui è una grande arma".

Cosa pensa dell'Olympiacos invece?
"Abbiamo una grande squadra, grandi giocatori. Siamo in grado di vincere partite e titoli. La nostra squadra ha grande fiducia in questo momento. Dobbiamo concentrarci sul domani. Recentemente abbiamo avuto un esempio di questo tipo. Abbiamo perso 4-1 in casa contro il Maccabi Tel Aviv e poi abbiamo vinto 6-1 in trasferta. Questo è un esempio significativo. Nonostante i quattro gol segnati in casa, la partita di domani sarà altrettanto difficile e dobbiamo essere seri".

Un messaggio per i tifosi?
"Daremo tutto per dare loro gioia. Sappiamo cosa significa la Conference per i tifosi. Ringrazio il Siviglia per avermi licenziato perché altrimenti questo non sarebbe successo. Se non fossi partito non sarei qui e niente di tutto questo sarebbe successo se i nostri giocatori non lo meritassero".