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Serbia-Portogallo 2-2, le pagelle: CR7, gol fantasma e polemiche. Disastro Milenkovic

Serbia-Portogallo 2-2, le pagelle: CR7, gol fantasma e polemiche. Disastro MilenkovicTUTTO mercato WEB
© foto di Insidefoto/Image Sport
sabato 27 marzo 2021, 23:12Calcio estero
di Emanuele Pastorella

Serbia-Portogallo 2-2
Marcatori: 11’ e 36’ Jota; 46’ Mitrovic A., 60’ Kostic

SERBIA
Dmitrovic 5,5: dà l’impressione di restare troppo tra i pali sul primo cross per Jota, non può nulla sullo 0-2. Nel finale valuta male il lancio per CR7 ed esce a vuoto, è salvato dagli arbitri che non vedono il pallone oltre la linea.

Milenkovic 4,5: una serataccia per il viola. Si dimentica di marcare Jota, leggendo male la traiettoria del cross di Silva e facendosi scavalcare dal pallone. E anche sul raddoppio si perde il diretto avversario. Conclude con un fallaccio, con tanto di espulsione.

Mitrovic S. 6: del terzetto difensivo, è l’uomo che commette meno errori, provando anche a mettere una pezza ai buchi dei compagni di reparto.

Pavlovic 5,5: il Portogallo sfonda spesso e volentieri dalla sua parte, infatti le due reti del primo tempo nascono dalla fascia destra dei lusitani.

Lazovic 5: disputa soltanto il primo tempo, quello in cui la Serbia fatica terribilmente. E lui patisce (dal 46’ Maksimovic 5,5: perde due palloni rischiosissimi e si gioca il bonus dell’ammonizione, si riscatta parzialmente andando vicino alla rete).

Milinkovic-Savic 6: non è una prestazione memorabile quella del gigante della Lazio, ma anche quando la squadra soffre lui dimostra di esserci.

Gudelj 6: fa il lavoro sporco per Milinkovic-Savic, conquistando palloni e servendoli al compagni che ha più geometrie.

Kostic 6,5: si dimentica totalmente della fase difensiva, anche perché le sue caratteristiche sono tutte d’attacco. Va molto meglio nella ripresa, trovando anche il gol del 2-2 (dal 72’ Ristic sv).

Tadic 7: da capitano, guida la sua Nazionale alla rimonta: non finisce nel tabellino dei marcatori, ma suona la carica con dinamismo e fantasia (dall’82’ Djuricic sv).

Vlahovic 5: poco convincente la prova dell’attaccante, che termina dopo 45 minuti: solo un tiro finito in curva per il viola (dal 46’ Radonjic 7,5: viene da chiedersi perché sia partito fuori: entra e cambia subito la partita, sforna due assist e solo Lopes gli nega il gol).

Mitrovic A. 6,5: è un bomber vero, di quelli che buttano dentro il pallone giocabile: quello che gli serve Radonjic, infatti, rappresenta l’inizio della rimonta (dall’87’ Jovic sv).

PORTOGALLO
Lopes 6: i due gol serbi sono imparabili, per il resto è attento nelle conclusioni e nelle uscite alte in mezzo a tanti avversari.

Soares 5,5: il terzino parte forte, poi si spegne con il passare dei minuti e si fa sorprendere dalle azioni di contropiede della Serbia.

Dias 5,5: anche lui è fuori posizione nella ripartenza letale che vale il 2-2 serbo, facendosi sorprendere dalla velocità degli avversari.

Fonte 5,5: perde il duello fisico con Mitrovic protestando per un fallo che non c’è, patisce il ritorno veemente della Serbia.

Cancelo 5,5: brilla nel primo tempo, poi nella ripresa entra Radonjic: l’esterno del City ci capisce poco, il ct lo sostituisce (dal 73’ Mendes sv)

Sergio Oliveira 5: il giustiziere della Juve in Champions non riesce a prendere le misure in mediana, andando in difficoltà (dal 73’ Sanches sv).

Danilo 5,5: ci mette la sua fisicità, ma non sempre è sufficiente per contrastare le folate offensive della Serbia nel secondo tempo

Fernandes 6,5: è l’uomo più qualitativo del centrocampo e si vede, aggiungendo tanta classe quando il pallone transita dai suoi piedi (dal 91’ Palhinha sv).

Silva 6,5: qualità al servizio della squadra, come quando sventaglia sulla testa di Jota il pallone che vale il gol dello 0-1.

Ronaldo 5: dopo il digiuno contro l’Azerbaijan, fallisce anche in Serbia: non trascina i compagni come è solito fare, continua il tabù punizioni con altri due tentativi sprecati. La sua prestazione verrà ricordata per il gol fantasma che gli viene negato, con tanto di fascia di capitano gettata a terra al triplice fischio.

Jota 7: sembrava la sua notte, con una doppietta di testa per un giocatore alto meno di un metro e 80. La rimonta della Serbia gli rovina la doppia gioia (dall’85’ Joao Felix sv).

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