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Dompig: "L’Empoli Ladies mi è sembrata una grande opportunità e ho voluto coglierla"

Dompig: "L’Empoli Ladies mi è sembrata una grande opportunità e ho voluto coglierla"TUTTO mercato WEB
© foto di Andrea Losapio
mercoledì 6 gennaio 2021, 16:04Calcio femminile
di Claudia Marrone

Arrivata a Empoli la scorsa estate, quest'oggi, attraverso i canali ufficiali del club, l'attaccane dell'Empoli Ladies Chanté Dompig si è raccontata: "Ho cominciato a giocare a calcio a 12 anni. Avevo già praticato altri sport come l’atletica e la ginnastica, ma quando vedevo i ragazzi giocare a calcio per strada pensavo sempre: “Ehi, anch’io voglio giocare!”. La mia prima squadra è stata il Buitenveldert, dove ho giocato fino a 16 anni, quando sono stata notata dal VV Alkmaar – che al tempo si chiamava Telstar. È stato allora che ho capito che il calcio poteva diventare qualcosa di importante per me. Sono rimasta all’Alkmaar per 3 stagioni, prima nelle giovanili e poi in Prima Squadra, migliorando anno dopo anno. Sono un’ala che può giocare sia a destra sia a sinistra, ma posso giocare anche da attaccante. Mi piace essere creativa nel mio modo di giocare, sia quando ho la palla trai piedi sia quando devo riceverla in profondità. Cerco di usare il mio dribbling e la mia velocità per liberarmi delle avversarie e lasciare il segno in ogni partita. In sintesi, vorrei essere quel tipo di giocatrice di cui un difensore a fine partita direbbe: “Ehi, è stato proprio difficile marcarla oggi.” I miei punti di riferimento sono Lieke Martens e Lineth Beerensteyn, due attaccanti della Nazionale Olandese. Sono entrambe molto forti e veloci e cercano sempre l’uno contro uno. Mi piacerebbe un giorno essere come loro!

Parlando poi del suo trasferimento a Empoli: "L’estate scorsa, molte calciatrici importanti stavano lasciando l’Alkmaar e anche io mi sentivo pronta per un’esperienza diversa. Il mio agente ha inviato il mio profilo a molte società in vari paesi, ma quando ho saputo dell’Empoli e ho fatto delle ricerche sul club e sulla città, ho capito che era lì che volevo andare. Ne ho parlato con i miei genitori e loro erano pienamente d’accordo, anche se io avevo già preso la mia decisione. L’Empoli mi sembrava una grande opportunità e io volevo coglierla. Il debutto? Ero nell’undici titolare e la partita stava andando benissimo per noi – alla fine avremmo vinto 10-0. Il San Marino è una buona squadra, ma credo che quel giorno non fossero ancora pronte. Io mi sentivo sotto pressione, perché continuavamo a segnare un gol dopo l’altro, ma io non c’ero ancora riuscita, nonostante fossi un attaccante. Il Mister però mi diceva di stare tranquilla e di continuare a giocare come sapevo. Quando finalmente ho segnato, ho fatto finta di scattarmi un selfie con le mie compagne. Qualche giorno prima avevamo fatto uno shooting fotografico e ognuna di noi aveva dovuto scegliere una “posa”. Io avevo scelto la posa del selfie, e le ragazze mi avevano detto “Chanté, la prima volta che segni devi festeggiare così!”".

Sulle differenze tra la Eredivisie olandese e la Serie A femminile: "In Italia il gioco è molto più veloce. Qui la palla si passa continuamente e, anche quando non ce l’hai tra i piedi, devi continuare a stare in movimento. Le giocatrici, poi, sono molto forti fisicamente, quindi io mi sto adeguando. Sento che la mia forza sta aumentando man mano che mi abituo a questo modo di giocare. E poi, ovviamente, c’è tantissima passione! Gli italiani vogliono sempre vincere! Prima di ogni partita, il Mister ci fa un discorso motivazionale e noi ragazze ci carichiamo a vicenda. Anche il Mister mi aiuta molto. Ogni volta che sono giù di morale dopo una partita, lui è sempre lì a dirmi “va bene così, tu sei importante per noi”, quindi “non c’è problema”. E poi ci sono le mie compagne, che sono fantastiche. Non ce n’è una sola con cui io non vada d’accordo, siamo come una grande famiglia!".

Conclude: "Per quanto riguarda la mia carriera, vorrei segnare di più ed essere importante in ogni partita, perché non sempre riesco a fare la differenza come vorrei. Voglio diventare una delle migliori in Serie A e restarci per qualche anno, per poi magari tentare l’avventura nel campionato francese. E poi, naturalmente, vorrei arrivare a giocare per la Nazionale Olandese".

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