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Il rinnovo di Tudor è una scelta giusta o un rischio? La nuova Juventus sta nascendo ma i dubbi sono tanti. Il Mondiale darà le prime risposte ma il mercato ci dirà di più. Comolli si gioca tanto fin da subito

Il rinnovo di Tudor è una scelta giusta o un rischio? La nuova Juventus sta nascendo ma i dubbi sono tanti. Il Mondiale darà le prime risposte ma il mercato ci dirà di più. Comolli si gioca tanto fin da subitoTUTTO mercato WEB
Oggi alle 15:55Editoriale
di Lorenzo Di Benedetto

Quella che stiamo vivendo è una fine di primavera fatta di seconde o terze scelte. Da Chivu all'Inter alla scelta difficile delle Federazione sul nuovo commissario tecnico, fino al rinnovo, arrivato poche ore fa, di Igor Tudor con la Juventus. Della decisione dell'Inter, dopo i no di Fabregas e Vieira ne abbiamo già parlato, del caos FIGC dopo l'addio di Spalletti e la rinuncia di Ranieri ne stiamo discutendo tantissimo, e allora concentriamoci per un po' sulla firma del tecnico croato fino al 2027, con opzione per il 2028, arrivata a pochi giorni dall'inizio del Mondiale per Club. Scelta giusta o rischio di cui potersi pentire a breve? Difficile dirlo adesso, ma è importante analizzare la decisione pesa da Comolli, nuovo direttore generale della Juventus, che ha scelto di confermare l'allenatore subentrato a Thiago Motta prima della fine della passata stagione.

Il paragone con le scelte di altri.
Il pensiero, personalmente, appena vista l'ufficialità del rinnovo di Tudor, in un momento del genere, è andato alla scelta fatta dalla Fiorentina poco più di un mese fa. Alla vigilia della semifinale di ritorno contro il Betis la società decise di attivare l'opzione per blindare Raffaele Palladino, motivando la decisione come una scelta fatta per caricare la squadra in vista dell'appuntamento più importante della stagione. Risultato: viola eliminata e caos scatenato, nonostante il sesto posto poi raggiunto in campionato, con il tecnico che però, viste alcune incomprensioni, ha deciso di abbandonare la nave e non continuare la sua avventura in riva all'Arno. La domanda allora che ci facciamo è: perché rinnovare un contratto a un allenatore prima di poterlo valutare sul campo? Sia chiaro, la Juventus ha avuto modo di capire che tipo di allenatore è Tudor già da alcuni mesi, ma non Comolli. Perché al timone della dirigenza bianconera c'era Cristiano Giuntoli, allontanato sicuramente troppo velocemente visto che aveva raggiunto tutti gli obiettivi che gli erano stati chiesti. Di questo però ne riparleremo, per il momento restiamo sul neo direttore generale, che si è preso un rischio grosso.

I risultati potrebbero cambiare le cose?
Prendiamo a esempio la peggiore delle ipotesi. Se la Juventus dovesse perdere tutte e tre le parte della fase a gironi del Mondiale per Club come verrebbe giustificata la scelta di continuare per tutta la stagione con Tudor in panchina? Non avrebbe avuto più senso aspettare? Certo, questa è, come abbiamo detto, la peggiore delle ipotesi, ma è comunque una possibilità. La speranza di Comolli, della Juventus e di tutti i tifosi bianconeri è che la scelta fatta possa rivelarsi la più giusta possibile, ma comunque andrà a finire la cosa certa è che il direttore generale francese si sta giocando tanto fin da subito. Poi verrà il mercato, dove non saranno ammessi errori. Perché lo stesso Comolli ha ammesso che la Juve deve avere come obiettivo solo quello di vincere, e allora sarà fondamentale dare a Tudor una squadra all'altezza, a partire dall'attaccante, il vero obiettivo di mercato da non sbagliare.

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