Il Rimini risorge, si affloscia e risorge di nuovo. Le 24 ore di ordinaria follia vissute in Romagna

Se solo quattro giorni fa il Rimini poteva tirare un sospiro di sollievo per il passaggio di proprietà che pareva essere avvenuto, per altro anche a seguito al rispetto della scadenza del 1° agosto, in data 8 agosto il club è sprofondato in nuove incertezze: parlando al Corriere Romagna, Giusy Anna Scarcella, proprietaria della Building Company, la società che aveva perfezionato l'acquisizione del 100% delle quote del club romagnolo, ha deciso di fare un clamoroso passo indietro.
Con motivazioni presto spiegate: "Adesso basta. Si è superato abbondantemente il limite. Non permetto a nessuno di mettere in dubbio la bontà della mia azienda e soprattutto della mia persona. La mia avventura a Rimini termina qui. Adesso parlerò con i miei legali per capire come procedere, ma da oggi alla Building Company Italia, del Rimini calcio non interessa più nulla. Aggiungo che chi si è divertito in queste settimane a gettarmi fango addosso, tramite i giornali e i social, riceverà una bella querela. Mi sono tenuta tutti gli screenshot”.
Il tutto nel giorno in cui in città sono apparsi striscioni contro l'attuale dirigenza, recanti la scritta "Scarcella-Perini Prestanome S.r.l. Nember & Marra Cutrupi: i professionisti del fallimento".
Oggettive problematiche, però, sono emerse perché, come riferiva newsrimini.it, entro la mezzanotte dell'8 agosto la società romagnola avrebbe dovuto presentare una fideiussione integrativa da 420mila euro alla FIGC, importo che rappresenta il 40% del monte ingaggi eccedente un milione di euro (il monte totale del club è poco sopra i 2 milioni): senza di quella nuova penalizzazione, ma anche blocco del mercato in entrata con conseguente annullamento dei contratti stipulati a luglio.
E quando tutto sembrava perso, nuovo colpo di scena. Scarcella corregge il tiro e sottolinea che il suo addio è solo fisico: "Non mi volete a Rimini? Bene, io non ci metterò più piede. Però solo io perché la Building Company va avanti". Non solo, ai tesserati è stato comunicato che la fideiussione è stata prodotta e depositata. Il che vuol dire che il club può andare avanti. Almeno fino a nuovo ordine.
