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Bonavita riparte dal Belgio e ricorda Chivu: "Ti fa amare il calcio, difficile dimenticarlo"

Bonavita riparte dal Belgio e ricorda Chivu: "Ti fa amare il calcio, difficile dimenticarlo"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 20:53Serie A
di Daniele Najjar

L'ex giocatore di Inter, Sampdoria e Napoli, Simone Bonavita, ha rilasciato una intervista a Gianlucadimarzio.com per parlare della scelta di ripartire dallo Standard Liegi a 21 anni. L’ultima esperienza era stata nella Serie D siciliana, all’Igea Virtus: "Erano arrivate altre offerte dalla stessa categoria, ma poi si è presentata l’opportunità in Belgio. Verrò inizialmente aggregato all’Under 23, che gioca il campionato di Serie C, quindi per me sarà comunque un passo in avanti" - spiega.

Poi racconta il passato all’Inter: "Una scuola di vita, ancor prima che calcistica. Se sono quello di oggi è anche merito dell’Inter. Ci sono arrivato dopo i primi passi alla Cosov di Villasanta (in Brianza, ndr), dove hanno cominciato anche Pirola e Zappa. In Under 19 sono stato allenato da Chivu, è stato proprio lui a spingere perché io non andassi via.".

Su Chivu, racconta: "Ha una storia che non è per niente facile e con noi calciatori si apriva spesso proprio per trasmetterci qualcosa. È un bravo allenatore ma è ancora più forte come motivatore: ti fa amare il calcio e ti fa capire come questo sport possa anche salvare delle vite. (...) Ricordo quando raccontava di sé davanti a tutti, sono momenti difficili da dimenticare“.

Poi sul Napoli: "Sono stato felice di aiutare quella squadra anche con un semplice allenamento. Ogni tanto sento ancora Di Lorenzo e ho sempre il piacere di ricevere una sua risposta. Mi hanno colpito l’umiltà e la qualità di Raspadori, con cui spesso mi fermavo per i palleggi, e la capacità di Zielinski di nascondere il pallone. A Napoli penso di non essere cresciuto tanto come giocatore quanto come uomo. Vivere mesi senza una partita da titolare non è stato facile mentalmente. Ero arrivato a un momento in cui facevo fatica a rapportarmi con le persone, volevo solo rimanere a casa a dormire. Non nascondo che mi sono fatto aiutare da una persona che fa questo di mestiere, e sono riuscito a cambiare la mia mentalità".

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