Juric riporta tutti sulla terra: l'Hellas Verona deve combattere se vuol essere straordinario

Fa quasi scalpore, abituati come siamo a vederlo sempre solido e soprattutto in grande spolvero con le big, sapere che l'Hellas Verona ha subito i tre gol decisivi per la sconfitta di Roma nell'arco di appena nove minuti. La miglior difesa della Serie A si è improvvisamente squagliata a ripetizione sotto i colpi degli attaccanti giallorossi, offrendo una versione di sé ben lontana da quella che tutti avevano apprezzato fin qui. Pochi i motivi per sorridere, forse giusto il primo centro in Serie A del giovane Colley, una delle mosse della ripresa che hanno portato almeno ad un minimo di reazione, anche se non forse quella attesa da Juric.
Intervenuto nel post-partita, l'allenatore croato al solito non si è nascosto dietro troppi giri di parole, affibbiando di fatto ad una mancanza generale di temperamento i motivi della sconfitta e di come essa sia maturata, ma allo stesso tempo anche ridimensionando qualche volo pindarico di troppo nell'ambiente. D'altronde, come ha sempre insegnato, questo Verona deve lottare e combattere col coltello tra i denti, se vuole raggiungere la dimensione dello straordinario.
