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Polverosi: "Maresca, c'è ancora qualcosa di italiano. Al PSG è tornata la solita spocchia francese"

Polverosi: "Maresca, c'è ancora qualcosa di italiano. Al PSG è tornata la solita spocchia francese"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 08:49Mondiale per Club
di Niccolò Righi

All'interno dell'edizione odierna del Corriere dello Sport-Stadio è possibile leggere un editoriale a firma di Alberto Polversi che, riguardo la finale del Mondiale per Club disputata ieri sera tra Chelsea e PSG e vinta dagli inglesi per 3-0, ha scritto: "La spocchia francese mai vista e nemmeno immaginata contro l’Inter nella finale di Champions, contro il Bayern nei quarti di finale di questo Mondiale, né contro il Real Madrid nella semifinale è riaffiorata tutta insieme nell’ultimo atto americano e il Psg ha pagato dazio. Pensava di farne un boccone solo del Chelsea e nemmeno i primi 10 minuti arrembanti dei londinesi hanno fatto scattare l’allarme in casa parigina. Tre a zero alla fine del primo tempo, imprendibile il 10 degli inglesi, Cole Palmer, con doppietta, assist, giocate straordinarie compreso un tunnel di tacco a Fabian Ruiz, inguardabile il 10 dei francesi, Ousmane Dembelé, uno dei candidati per il prossimo Pallone d’Oro".

Poi un focus su Enzo Maresca, tecnico dei Blues: "Questa stagione ha conquistato il quarto posto in Premier e la Conference League. Ora il Mondiale per club. Come Ancelotti, come Ranieri, la sua figura internazionale è quanto meno un piccolo orgoglio per l’Italia. È presto per immaginarlo al livello dei più grandi, ma ieri ha trovato il modo di inaridire quella fantastica macchina da gol del Psg, ha tolto l’iniziativa a Luis Enrique, ha accelerato e rallentato a proprio piacimento. Nonostante la maturazione straniera, a Maresca è rimasto anche qualcosa di italiano, quel senso di astuzia per il modo di colpire nel punto debole degli avversari partendo in contropiede e quella capacità di difendersi quando la pressione dei campioni d’Europa si era fatta più insistente. Non un calcio da scienziato, ma semplice, efficace, diretto".

Infine la chiosa sulla rissa finale: "Il Paris ha giocato snobbando il Chelsea, sicuro della sua conclamata qualità, certo che prima o poi la propria tecnica, con tutta quella abbondanza di campioni, avrebbe ripreso la partita. Dopo Ligue 1, Coppa di Francia, Supercoppa di Francia e Champions League, voleva la cinquina, invece dovrà accontentarsi del poker. eri, dopo un lungo viaggio da extraterrestre, è tornato sulla terra e non è stato un atterraggio morbido. Con gli schiaffoni di Luis Enrique e Donnarumma. Non si perde così".

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