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Barella dominante anche con la Juve: l’Italia non aveva da anni una mezzala così forte

Barella dominante anche con la Juve: l’Italia non aveva da anni una mezzala così forteTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 18 gennaio 2021, 13:36Serie A
di Ivan Cardia

C’è da mordere il freno. Misurare i toni, perché il rischio d’esagerare è alto. La prestazione di Nicolò Barella di ieri sera, il coronamento definitivo di una crescita esponenziale nel palcoscenico del derby d’Italia, fa gridare al capolavoro. Signore e signori, il centrocampista più forte della Serie A? Chissà, probabilmente, di sicuro ha messo a ferro e fuoco la Juventus e oggi come oggi, di giocatori come lui, non se ne vedono. I numeri: in questa stagione ha giocato 25 partite complessive, fanno 1.944 minuti in campo. Dopo Handanovic e De Vrij, è il giocatore più impiegato da Conte, in un ruolo che sarebbe sfiancante e nel quale eppure non si ferma davvero mai. Di luoghi comuni sono piene le analisi, ma quel che colpisce dell’ex Cagliari, che nella notte è peraltro diventato papà per la terza volta, è la capacità di stare dentro la partita e dentro la stagione con una continuità impressionante, senza che la qualità si sacrifichi all’altare della qualità o viceversa.

Da quanto tempo l’Italia non aveva una mezzala così forte? Tanto, soprattutto se Barella darà continuità alle promesse. E per ora lo sta facendo. Parliamo di mezzali, non centrocampisti: fuori i mammasantissima alla Pirlo, fenomeno assoluto di un ruolo diverso. Barella corre e ringhia come Gattuso, ma ha più qualità. Ha i tempi d’inserimento del miglior Marchisio, ma con più capacità difensive. Uno che univa le due fasi con questa capacità, ma con un fisico molto diverso, era il De Rossi degli esordi, prima che si spostasse davanti alla difesa e cambiasse il suo modo di giocare. Si può andare ancora più indietro, passare da Antonio Conte, il tecnico di oggi che in qualche modo lo sta plasmando a sua immagine riveduta e migliorata, per arrivare a Carlo Ancelotti: peccato abbia già detto che Barella è più forte di lui da giovane. Ci si fida del diretto interessato. Ecco Marco Tardelli, il prototipo e il punto di riferimento della mezzala made in Italy: si rivede in Barella, l’ha dichiarato in più occasioni. I paragoni, probabilmente, lasciano il tempo che trovano. Ma se ci poniamo il quesito, vuol dire che Nicolò da Cagliari, il suo posto tra i grandi, se l’è già ritagliato. E il ct Roberto Mancini, giustamente, gongola.

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