Borussia Dortmund-Siviglia 2-2, le pagelle: Haaland è infallibile, Gomez rianima il Siviglia

Un primo tempo di sofferenza, poi ci pensa il solito Haaland. Il Borussia Dortmund torna ai quarti di Champions League ed elimina un generoso Siviglia, a cui è pesato come un macigno il 2-3 subito in casa nella sfida di andata. Finisce 2-2, con il solito show del ventenne prodigio del calcio mondiale e l'inutile doppietta di En-Nesyri.
BORUSSIA DORTMUND
Hitz 6 - Subito chiamato a rapporto da una conclusione di Ocampos, è sempre molto attento e non commette errori, anche se non dà mai una totale sicurezza.
Morey 5,5 - Contiene come può Ocampos, che viene aiutato molto da Oscar Rodriguez e Acuña. Nella ripresa non si sblocca. (Dal 90' Meunier s.v.).
Emre Can 5,5 - Regala qualche brivido di troppo alla sua difesa con un paio di disimpegni avventurosi. Per sua fortuna gli avversari non ne approfittano.
Hummels 6,5 - Dove sbagliano i compagni, lui rimedia e mette pezze. Baluardo insuperabile nel primo tempo in cui il Siviglia assedia l'area giallonera.
Schulz 6 - Dà il via all'azione che sblocca il match, recuperando palla sulla trequarti. Suso prova a farlo ammattire a suon di finte, tiene bene. (Dall'88' Zagadou s.v.).
Dahoud 6 - Primo tempo in grande sofferenza, sempre pressato dai centrocampisti e dagli attaccanti ospiti. Nella ripresa sale di tono e sfiora il gol del 3-1 nel finale.
Delaney 5,5 - In apnea anche lui per 45', non riesce a contenere le sfuriate degli avversari, che per fortuna non si rendono mai pericolosi.
Bellingham 6,5 - Il migliore tra i centrocampisti nella gestione della sfera. Conquista un paio di punizioni che fanno respirare la sua squadra nel momento più complicato. Lucido e presente.
Reus 6 - Non si vede molto, ma firma l'assist vincente per la rete dell'1-0 di Haaland. Poi la solita personalità per guidare la squadra a una qualificazione importantissima.
Haaland 7,5 - Per mezzora è quasi un fantasma, utile più in fase difensiva. Poi mostra a tutti perché sarà il miglior centravanti al mondo nei prossimi anni: gol alla prima occasione, doppietta nella ripresa. Venti gol in 14 partite di Champions.
Hazard 5,5 - Commette un errore su una ripartenza che poteva essere interessante, non sembra al meglio della condizione. Ha una buona occasione a inizio ripresa ma non è preciso. (Dal 66' Passlack 5,5 - Non si vede mai, poco utile nella gestione del pallone).
Allenatore: Edin Terzic 6,5 - Missione compiuta. Dopo quattro stagioni, il Borussia Dortmund torna ai quarti di Champions League grazie anche al suo tecnico ad interim. Deve ringraziare Haaland, ma si gode il traguardo: è tra i primi otto d'Europa.
SIVIGLIA
Bounou 5 - Spesso una frazione di secondo fa tutta la differenza del mondo. Nel suo caso, segna il discrimine tra un'uscita con buon timing e un cioccolatino incartato per gli avversari. Gli tocca la seconda: piomba in ritardo su Reus, che sforna l'assist per Haaland. From hero to zero dopo l'intervallo: para un rigore al centravanti del Dortmund, ma si sgancia dalla linea in anticipo. Quindi la replica del norvegese, che due volte di fila non può proprio sbagliare.
Navas 5 - Non fa nemmeno in tempo a ravvedersi del pericolo che Reus è già in fuga alle sue spalle. Calo di reattività che paga a caro prezzo. Peccato, perché fino a quel momento aveva spinto sulla destra.
Koundé 5 - La traccia in verticale offertagli da Jesus Navas scotta, tant'è che le si avvicina quasi con timore. Dal quell'incertezza ha origine il gol facile facile di Haaland. Appesantisce il referto di serata con il fallo da rigore sull'ex Salisburgo.
Diego Carlos 5,5 - È l'ultimo baluardo che separa Haaland e la porta sul primo gol del norvegese, ma a quel punto è troppo tardi per frapporglisi. Finisce sul taccuino di Cakir per una manata energica al volto del gigante giallonero.
Acuña 5,5 - Partenza sprint: è convincente, sia in appoggio alla manovra che nei suoi lanci quasi sempre telecomandati. Ma la sua è una tenuta che si deteriora a poco a poco, e che ripiega in un furore tutto sudamericano dopo il vantaggio giallonero. Non a caso, in chiusura di primo tempo è ammonito per gioco scorretto.
Jordán 5,5 - Lo si vede poco nella prima frazione, solo in occasione di quella serpentina promettente imbeccata da Oscar Rodriguez che meriterebbe miglior sorte di quello scavetto che si perde nella terra di nessuno. (Dal 60' Gomez 6,5 - Cambia il volto del match: perché non schierarlo dall'inizio?).
Fernando 5,5 - Rimbalza letteralmente addosso ad Haaland sul due a zero poi annullato al norvegese. Per sua fortuna Cakir ravvisa un fallo (piuttosto borderline). Filtro che funziona a metà in cabina di comando. (Dall'86' Rakitic 6,5 - Assist al bacio per En-Nesyri).
Oscar Rodríguez 5,5 - All'inizio pare la possibile chiave di volta dell'incontro, perché da quella mattonella dà saggio di saper far male. E infatti è fastidioso quando bascula tra le linee. Alla lunga però il groviglio di maglie giallonere si fa sempre più denso, e lui fatica a trovare sfogo. (Dal 79' Oliver Torres s.v.).
Suso 6 - Quel mancino a girare dà sempre l'impressione di poter creare pericoli in zona Hitz. Il guaio è che la ripetitività del gesto - unita all'insistenza con cui i compagni si appoggiano a lui - attribuisce alla fase offensiva andalusa una monotematicità che rende più agevole il compito dei centrali gialloneri. (Dall'86' Munir s.v.).
En-Nesyri 7 - Un fantasma nel primo tempo del Signal Iduna Park: soffre la fisicità di Emre Can, che disinnesca sin troppo facilmente i suoi radi strappi in verticale. Tutta un'altra musica nella ripresa: freddo dal dischetto, si ripete allo scadere. Regala un'illusione, ma non basta.
Ocampos 6 - Illumina la serata con una sventola di destro che costringe Hitz ad un intervento difficoltoso. Poco più tardi è ancora pericoloso con una bella rifinitura in zona lunetta per Suso. Non una brutta prova, ma Lopetegui lo sacrifica per aggrapparsi ai centimetri di De Jong. (Dal 60' De Jong 6 - Conquista il rigore trasformato da En-Nesyri).
Julen Lopetegui 6 - Gara impostata più sul furore agonistico che su chissà quale trappola di ordine tattico per irretire gli avversari. Le beffe della prima frazione vengono riscattate solo in parte dalla reazione nel finale di ripresa: la qualificazione, a conti fatti, sfuma per piccoli dettagli.
