Cremonese, Nicola: "Abbiamo sofferto la loro fisicità ma non abbiamo mai mollato"

L'allenatore della Cremonese, Davide Nicola, commenta, ai microfoni di Dazn, il pareggio a reti bianche al Bentegodi, analizzando le difficoltà incontrate contro una squadra molto fisica e scorbutica come l'Hellas Verona. Davide Nicola si dice soddisfatto dell'impegno profuso dai suoi ragazzi in una partita complicata, sottolineando l'importanza della profondità della rosa e della mentalità dimostrata dalla squadra neopromossa.
Si aspettava qualcosa di più da questa partita dalla sua Cremonese o era esattamente quello che aveva chiesto alla squadra?
"Io mi aspetto sempre dai ragazzi e dal percorso che stiamo facendo il massimo impegno da parte di tutti, la voglia di provare a mettere in campo quello per cui si lavora durante la settimana. Noi siamo una neopromossa, sappiamo perfettamente che dovremmo lottare fino all'ultima giornata. A fronte di una partita contro una squadra davvero molto fisica, noi abbiamo sofferto la loro fisicità e la loro intensità, non abbiamo mai smesso di mollare. Ovvio che poi ci sono state delle situazioni in cui è stato bravo Emil, ma gioca con noi, l'abbiamo scelto appositamente. Sono contento del lavoro perché ho visto i ragazzi dare tutto quello che avevano e abbiamo incontrato una squadra davvero molto scorbutica."
La squadra ha avuto grande abnegazione, soprattutto sotto l'aspetto difensivo. Però molte difficoltà sono venute dal vostro possesso palla. Perché non Vasquez dal primo minuto?
"Lui come Grassi. Ci sono delle considerazioni da fare. Noi abbiamo bisogno davvero di costruire la partita con più effettivi possibili, perché non siamo nella condizione perfetta da parte di tutti. Stiamo lavorando molto con chi c'era già dall'inizio, stiamo cercando di lavorare con i tempi e i carichi di lavoro adeguati con chi è arrivato. Ci aspettavamo sicuramente che il Verona stesse un pelo più basso, più attendista, considerando che era la sua prima partita in casa dopo due trasferte. Invece questa grande fisicità che abbiamo pagato, anche per caratteristiche diverse dalle loro, ci ha messo nella condizione di non riuscire ad arrivare con i tempi e la velocità giusta. Abbiamo dovuto cambiare lo spartito, giocare meno in fuorigioco, tenere più i centrocampisti vicini per lavorare meglio sulle seconde palle."
Quanto è contento di questa abbondanza? Come valuta i primi minuti in Serie A di Vardy?
"Chiunque può giocare nel nostro attacco. Siamo partiti con Sanabria e Bonazzoli, sapendo che Sanabria non aveva tutta la partita perché ha fatto due impegni con la propria nazionale. Bonazzoli si conosce bene con lui, quindi permette di accelerare la conoscenza delle giocate. Vasquez potrebbe avere anche più del tempo che ha giocato, ma volevamo impensierire l'avversario mettendo due punte di ruolo. Con Franco abbiamo grande qualità nell'abbassarsi tra le linee, nel costruire superiorità numerica, ma servono altri giocatori per attaccare la profondità. Sappiamo che abbiamo bisogno di caratteristiche diverse. Manca ancora Moumbagna, che ha bisogno di tempo. Chi è entrato ha fatto ampiamente la propria parte. Per la nostra gente questa è la miglior garanzia: alle volte non ce la faremo, lo sappiamo, ma dobbiamo continuare a lavorare con la mentalità della squadra."
