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Dal sogno scudetto alla graticola: Roma, in due gare è cambiata la storia di Fonseca

Dal sogno scudetto alla graticola: Roma, in due gare è cambiata la storia di FonsecaTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 20 gennaio 2021, 12:23Serie A
di Ivan Cardia

Paulo Fonseca a rischio. Dopo la sconfitta di ieri sera contro lo Spezia, corredata dal pasticcio sulle sei sostituzioni, il tecnico della Roma è sotto osservazione. Eppure, fino a pochi giorni fa, sembrava aver definitivamente conquistato la piazza, e non soltanto quella.

Riavvolgiamo il nastro. Torniamo alla partita con l’Inter: fatta anche di blackout, ma giocata alla pari contro una big fatta e finita. Quello contro i nerazzurri era il quarto risultato utile consecutivo, al termine di una sfida alla quale i giallorossi erano arrivati sulle ali dell’entusiasmo. E dei risultati: fino a neanche dieci giorni fa, della Roma si parlava in ottica scudetto. Del resto, prima dell’Inter, Fonseca aveva la miglior difesa del campionato e il terzo miglior attacco. Tutto bene, nonostante le difficoltà e le assenze: il portoghese sembrava aver convinto tutti, anche con la grandissima capacità di adattarsi alla squadra e tirare fuori il meglio dal capitale umano a propria disposizione. Una delle tante fotografie? Borja Mayoral, eletto a vice-Dzeko (o addirittura partner) dopo la doppietta al Crotone.

Due gare da incubo. Ieri sera, per esempio, lo spagnolo è stato tra i meno convincenti, subissato dalle inevitabili critiche degli addetti ai lavori. In due partite, il potenziale gigante giallorosso è crollato? A fare da spartiacque, il derby: troppo brutto, del tutto non giocato. Uno spartiacque, perché nella Capitale vale un campionato, e se lo perdi 3-0 poco importa che fino a non molto prima fossi persino in odore di ambizioni scudetto, che fossero più o meno legittime. E poi, la Caporetto contro lo Spezia. Sulla carta, senza nulla togliere ai liguri, la partita perfetta per rimettersi in carreggiata dopo la pesante sbandata contro la Lazio. Anche perché il capitale umano di cui sopra è comunque di alto livello, e costa non poco, sicuramente molto più di quanto non faccia la squadra di Italiano. Invece, disfatta totale: 4-2 sul campo, 3-0 a tavolino. Tanta confusione, anche al di là dei sei cambi che diventano la beffa dopo il danno. E nel giro di pochi giorni, Fonseca passa dalle lodi sperticate al possibile esonero. Con pochissimo equilibrio, di sicuro, ma il calcio è fatto anche di momenti in cui tutto cambia all’improvviso.

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