Dopo il lockdown la Lazio non si è più ripresa. Nonostante un Immobile versione Scarpa d'Oro

Inutile girarci tanto intorno. C'è una Lazio pre lockdown e una Lazio post lockdown. O meglio. La squadra è grossomodo la stessa fatta eccezione per gli acquisti estivi. Ma i risultati sono profondamente e per certi versi incomprensibilmente diversi. E i numeri in questo caso fotografano al meglio il crollo verticale del rendimento biancoceleste. La scorsa stagione, nelle prime 26 giornate (quindi pre lockdown) i biancocelesti avevano messo insieme 19 vittorie, 5 pareggi e 2 sole sconfitte. Il tutto con addirittura 21 risultati utili consecutivi, di cui 17 vittorie. Una striscia record che aveva proiettato gli uomini di Inaghi in vetta alla classifica, un solo punto alle spalle della Juventus e in piena lotta per il titolo. Poi... la pandemia, il lockdown e la ripartenza a rilento. Alla ripresa del campionato (post lockdown) in 12 partite arrivarono più sconfitte che vittorie, 6 contro 5. E pure in questa stagione le cose non vanno meglio: 15 partite, 6 vittorie, 5 sconfitte e 4 pareggi. Per un totale che, dal 24 giugno in poi, parla di 27 partite con 11 sconfitte e 11 vittorie.
Il tutto, giusto sottolinearlo, nonostante la presenza in squadra di una Scarpa d'Oro nel vero senso della parola: Ciro Immobile, in questo lasso di tempo, ha comunque fatto il proprio dovere: 19 gol segnati nelle stesse 27 partite.
