Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Italiani all'Estero - Una vita fuori porta, il colmo per un portiere: la storia di Vito Mannone

Italiani all'Estero - Una vita fuori porta, il colmo per un portiere: la storia di Vito Mannone
domenica 25 dicembre 2022, 21:45Serie A
di Dimitri Conti

Sembra paradossale, ma non lo è: Vito Mannone, italianissimo, è molto più conosciuto fuori dai confini del Belpaese che non al suo interno. Il motivo è presto detto: nei suoi fino a qui 16 anni di carriera da professionista, il portiere classe '88 non ci ha mai giocato. A 34 anni può dire di averle vissute un po' tutte, in quattro nazioni e due continenti, ma mai nell'Italia dei club. L'azzurro toccato solo con l'U21, in sostanza una vita da forestiero. La soluzione, forse, nei geni: nato in Brianza da famiglia siciliana, il viaggio è nel sangue. E la carriera, anche senza Serie A, rimane da raccontare.

La Dea e 14 anni d'Inghilterra
In realtà Mannone avrebbe potuto giocare anche nel nostro campionato, visto che è cresciuto nel vivaio dell'Atalanta. Se non fosse che nel 2005, quando non è ancora neanche maggiorenne e inserendosi in un canovaccio piuttosto ricorrente per molti anni, decide di accettare la corte dell'Arsenal e di fare le valigie per trasferirsi Oltremanica. Ancora forse neanche se l'immaginava, ma sarebbe stata parte portante di una fetta della sua vita, oltre che di carriera: nei Gunners rimarrà sempre nelle retrovie, pur riuscendo a conquistarsi qualche gettone sparso negli anni, ma saranno più che altro l'Hull City e, soprattutto, il Sunderland a garantirgli presenze, notorietà e curriculum. Come in un paradosso, serviva che i Black Cats cacciassero dalla panchina un suo connazionale, Di Canio, per permettergli di imporsi. L'ultima parentesi, un biennio, al Reading. Nel 2019 saluta l'Inghilterra.

L'America e ritorno in Europa
Rispondendo all'istinto del viaggiatore, Mannone percorre le stesse rotte intraprese per tutto il secolo precedente da tanti italiani: è tempo di andare alla conquista dell'America. Lo attende la MLS, il Minnesota. Arriva negli USA a gennaio, nove mesi dopo sarà eletto miglior portiere del campionato, guadagnandosi il rispetto inscalfibile dei suoi tifosi. L'idillio, purtroppo, dura poco, all'anno sopraggiunge la data di scadenza. Tempo di un altro volo, destinazione Danimarca. Lo aspetta l'Esbjerg per gli ultimi mesi della stagione, da gennaio a giugno. Gioca, senza strabiliare, ma si guadagna una chiamata di lusso, in ogni senso: al Monaco nel 2020 serve un portiere di riserva, Mannone risponde ai requisiti e si gode due anni nel Principato, una decina in tutto le apparizioni. Rimane in Francia, firmando da svincolato con il Lorient in cui ricopre ancora il ruolo di secondo. Nelle sue imprevedibili traiettorie, negli ultimi anni Mannone ha finito con l'avvicinarsi all'Italia: che possa essergli riservato, nel finale di un'onestissima carriera, un approdo nella casa mai vissuta?

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile