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Speciale panchine: il punto sulla Fiorentina. Commisso ha tanti sogni ma non solide realtà

Speciale panchine: il punto sulla Fiorentina. Commisso ha tanti sogni ma non solide realtàTUTTO mercato WEB
© foto di Image Sport
venerdì 26 marzo 2021, 12:30Serie A
di Marco Conterio

Cesare Prandelli ha detto basta. Si è dimesso da tecnico della Fiorentina, dopo il Milan, con una lettera struggente dove si è messo a nudo. E' uscito l'uomo, è uscito da uomo, e questo basta per dir tanto di cappello. Chiaro che il comandante che abbandona la nave sia frutto di un fallimento, suo e di una società dove Rocco Commisso ha grandi sogni ma dove sta sbagliando una scelta dopo l'altra sia in panchina che a livello di mercato. Però la trasparenza e la capacità di mettersi a nudo di Prandelli va oltre agli errori, a un mondo che è diventato più grande e veloce di lui. In sella torna un tecnico esonerato, e quando accade non è mai per virtù ma per necessità. E' tornato Giuseppe Iachini ma la sensazione condivisa è che il tecnico sia destinato a essere un traghettatore da qui a fine stagione.

E la panchina? Il sogno resta Maurizio Sarri ma la dimensione di questa Fiorentina poco si confà alle ambizioni e ai risultati dell'allenatore toscano. Chiaro: sarebbe una scelta di cuore, visto che è di famiglia e di estrazione viola. Però questa Viola non è alla sua altezza così come non lo è di Luciano Spalletti. Prendere uno dei due significherebbe fare una vera e propria rivoluzione, anche negli investimenti e nel modo in cui vengono condotte le scelte di mercato, così come nel caso di un altro pallino come Simone Inzaghi, tecnico della Lazio e figuriamoci per Roberto De Zerbi del Sassuolo. Lo stesso dicasi per Vincenzo Italiano, anche se nel caso dell'attuale allenatore dello Spezia, la Fiorentina andrebbe semmai a pescare un tecnico tra i più promettenti e interessanti del panorama nostrano. Prendere un profilo come la guida ora all'Aquilotto significherebbe, e ancor più nel caso di Ivan Juric ora all'Hellas Verona, fare anche un mercato ad hoc. Rivoluzionare una rosa che, i risultati lo dimostrano, non si è dimostrata all'altezza dei proclami di inizio ciclo di Rocco Commisso.

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