Inter Campione, il pagellone di Conte: voto 9. È il suo Scudetto, è anche questione di testa

Lo scudetto numero diciannove dell’Inter ha l’impronta di Antonio Conte. Il tecnico salentino rompe il ciclo d’oro della Juventus che lui stesso aveva lanciato dieci anni fa e riporta il tricolore nella Milano nerazzurra. In un successo che di firme ne ha tante, la sua è quella più evidente: dimenticati i malumori e le frecciate della scorsa stagione, ha abbracciato le conferenze da zero a zero e tenuto insieme la squadra in un campionato per niente facile. Ha pulito il sistema dalle scorie legate all’eliminazione in Champions League (lì c’è spazio, tanto, per migliorare, ma qui si valuta il campionato) e ha isolato lo spogliatoio dalle vicende societarie. Ha saputo correggere il tiro: dopo aver inseguito geometrie e bel gioco a inizio Serie A, si è rimesso in carreggiata nel senso del 3-5-2 e della solidità. I suoi marchi di fabbrica. Ha voluto fortemente Vidal e alla fine rimesso Eriksen al centro della chiesa. E c’è la sua firma anche dietro l’acquisto di Romelu Lukaku, il calciatore che più di tutti ha cambiato la storia recente dell’Inter.
I numeri - 82 and counting. Se manterrà questo ritmo, l’Inter chiuderà tra 91 e 92 punti in classifica. Sarebbe un dato che non si registra dal campionato 2017-2018 e testimonierebbe il passo che i nerazzurri hanno saputo imprimere a questa Serie A. Impossibile da tenere per tutta la concorrenza. A oggi, la squadra di Conte vanta la miglior difesa (29 gol subiti) e il secondo migliore attacco del campionato (74 gol fatti, come il Napoli, meglio solo l’Atalanta). Correndo più di tutti, in tutti i sensi: con 112,952 km percorsi, l’Inter è la squadra che ha faticato di più sotto questo profilo (anche se verosimilmente sarà superata dalla Lazio, a quota 112,281 km con una gara in meno). 14 gol su soluzione aerea, nessuno come l’Inter di Conte: è anche questione di testa.
Conte - 9
Il pagellone della difesa
Il pagellone del centrocampo
Il pagellone dell'attacco
