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Inter, Lautaro scoperchia le tensioni di fine stagione: non solo Calhanoglu nel mirino

Inter, Lautaro scoperchia le tensioni di fine stagione: non solo Calhanoglu nel mirinoTUTTO mercato WEB
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mercoledì 2 luglio 2025, 13:06Serie A
di Ivan Cardia

Non era un intervento concordato, e il successivo tentativo di Beppe Marotta ha indirizzato solo marginalmente nella direzione che avrebbe voluto l’Inter. La rottura con Hakan Calhanoglu era nell’aria e probabilmente è insanabile, ma l’uscita pubblica di Lautaro Martinez ha radici profonde e non è un caso che l’attaccante argentino non avesse fatto nomi, ma parlato in generale. Al punto da rendere necessario, prima del rompete le righe, una riunione chiamata da Chivu per rimettere insieme i pezzi.

Radici profonde. Anche la sconfitta con il Fluminense, arrivata al termine di una partita amorfa, è stata solo l’appiglio per lavare in pubblico i panni sporchi. Una scelta, quella che il capitano ponderava da ben prima del ko con i brasiliani, che per la cronaca non tutti hanno compreso e condiviso, all’interno dello spogliatoio, anche se poi c’è stato il chiarimento di cui sopra. Il malumore di Lautaro, figlio anche di un’etica del lavoro che lo ha portato per esempio a giocare con il Barcellona da infortunato, affonda le sue radici nel finale di stagione. Tra il pari con la Lazio e la finale di Monaco, nel mezzo delle voci poi diventate concrete sull’addio di Simone Inzaghi, qualcosa si è rotto e ognuno cerca la sua strategia per tenere tutto insieme.

Non solo Calhanoglu. Si sfiora il processo alle intenzioni, però lo sfogo di Lautaro non era casualmente, si diceva, molto generico e generale. E non era rivolto solo ad Hakan, che di sicuro l’ha presa male. Negli Stati Uniti, oltre al turco, non c’erano altri giocatori dell’Inter, rientrati per infortuni più o meno gravi, comunque lontani dalla squadra: Pavard, per esempio, già contro il Barcellona aveva alzato bandiera bianca mentre il suo capitano stringeva i denti. Ma avevano lasciato il Mondiale anche Frattesi (in stagione protagonista di più di un mal di pancia), Bisseck (tra i giocatori che l’Inter potrebbe cedere se arrivasse un’offerta soddisfacente), Zielinski (che non è mai riuscito a entrare nel cuore del gruppo): altri potenziali obiettivi della giaculatoria del Toro. E poi c’è chi quello sfogo l’ha preso male, Dumfries e Thuram - che sono stati tra i primi a chiamare Calhanoglu dopo il suo post sui social - in primissima battuta, anche se l’olandese non ha mai fatto mancare il suo contributo e il francese - un gol negli ultimi sei mesi - ha seguito la riunione al fianco del capitano. La buona notizia? La base da cui ripartire c’è, e in fin dei conti lo stesso Lautaro lo ha detto: “Chi vuole andare vada”. C’è chi - Barella il primo della lista, non certo l’unico - non ne ha alcuna intenzione, e non a caso non si è sentito tirato in causa dalle parole del capitano.

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