L'incubo delle squadre inglesi: il derby con l'Inter può consacrare definitivamente Donnarumma

Cinque anni dopo la finale di Lisbona, il Paris Saint-Germain ci riproverà a Monaco di Baviera, nella casa della squadra che sconfisse gli uomini di Tuchel. Un segno del destino, forse, anche se il Bayern fu anche l'avversario della notte di Madrid, quella in cui l'Inter diventò campione d'Europa per la terza volta. Insomma, un bel garbuglio, ma il 31 maggio non ci sarà spazio per pensieri di questo tipo: in palio c'è la Champions League, il trofeo più ambito.
Una Coppa che il PSG non è mai riuscito a sollevare nella sua storia e questo renderà ancor più vibrante l'attesa. Come il Barcellona, battuto ieri dai nerazzurri dopo una partita epica, anche la formazione francese è piuttosto giovane ma a guidarla ci sono alcuni elementi di grande spessore ed esperienza internazionale, tutti con un passato nella Serie A. Si parte, ovviamente, da Gianluigi Donnarumma: sulla grande impresa degli uomini di Luis Enrique ci sono le sue mani e non è mai stato così decisivo e osannato dai tifosi, proprio nella stagione in cui è stato messo più in discussione, con il rampante Safonov pronto a sfruttare ogni minimo errore.
Di sbavature, invece, Gigio ne ha commesse poche, soprattutto in Europa: sempre decisivo, sempre tra i migliori in campo, un incubo per le tre inglesi affrontate e sconfitte nella fase ad eliminazione diretta. Per lui, da ex milanista, sarà un derby speciale: la voglia di vincere è tanta, per dimostrare una volta di più di non aver sbagliato la scelta di preferire la Ligue 1, Parigi e i suoi milioni alla possibilità di diventare un mito in rossonero. Dopo il titolo europeo conquistato con la nazionale, un trionfo con il club spazzerebbe via ogni dubbio e lo consacrerebbe forse definitivamente.
