La Juve che verrà - A sinistra non basta più Alex Sandro. Bernardeschi è davvero la soluzione?

Dieci idee per rilanciare il progetto Juventus dopo l'ennesimo fallimento in Champions. Dalle 15.15 alle 19.45, con un focus ogni 30 minuti, TMW entrerà nel dettaglio di quella che è una rivoluzione a questo punto necessaria per ripartire. Chi dar via, chi a nostro giudizio trattenere. La Juventus deve davvero voltare pagina: se non ora, quando?
Terzini, che fatica. Nella Juventus che ieri è stata eliminata dal Porto, ha brillato Juan Cuadrado, ormai perfettamente calato nel ruolo. Ma ha rilanciato nuovi e vecchi dubbi Alex Sandro, riportato a fare il laterale di sinistra dopo qualche indicazione positiva più al centro come contro la Lazio. Un tema annoso, quello del rendimento del brasiliano: dopo un ottimo avvio in Italia, il classe ’91 non ha più reso, nelle stagioni successive, all’altezza delle aspettative. Una questione aperta, anche perché, di fatto, la Signora non ha alternative su quel lato del campo in rosa.
Bernardeschi il futuro? L’esperimento tattico è ancora in corso di svolgimento. Anzi, appena iniziato, ragion per cui il punto interrogativo è d’obbligo. Se Pirlo ha dimostrato un pregio in questi mesi, è sicuramente quello di saper reinventare i propri giocatori. Danilo docet. L’ex Fiorentina rappresenta un patrimonio non sfruttato al meglio finora dai bianconeri, e trovargli una nuova collocazione tattica sarebbe come risolvere due piccioni con una fava. Senza esborsi, il che non è affatto secondario vista anche la situazione raccontata dall’ultima semestrale di casa Juve. L’alternativa? Trovare un’altra destinazione ad almeno uno dei due e puntare su un rinforzo “vero” a sinistra. In Europa, del resto, si vince anche e soprattutto coi terzini: l’ultima Champions è stata segnata dalle cavalcate di Alphonso Davies, a Manchester c’è Guardiola che spende ogni estate milioni per rinforzare le proprie squadre in quel settore. Non può essere un caso.
