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La Juve fa quattordici! Kulusevski incanta e mette K.O. l’Atalanta, per Pirlo due finali su due

La Juve fa quattordici! Kulusevski incanta e mette K.O. l’Atalanta, per Pirlo due finali su dueTUTTO mercato WEB
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giovedì 20 maggio 2021, 06:45Serie A
di Simone Dinoi

Due finali, due vittorie. È bottino pieno per Andrea Pirlo nella sua finora breve carriera da allenatore, è 100% di realizzazione nei due scontri decisivi che valevano un trofeo giocati dai bianconeri in stagione. La Juve vince la quattordicesima Coppa Italia della sua storia superando l’Atalanta 2-1 nel teatro del Mapei Stadium di Reggio Emilia finalmente arricchito dall’incitamento dei tifosi che tanto ci sono mancati e che, sì, fanno tutta la differenza del mondo. Vantaggio firmato da Dejan Kulusevski nel primo tempo, pareggio bergamasco nel finale di prima frazione di Malinovskyi. Nella ripresa poi è Chiesa, pochi secondi prima di lasciare il campo a Dybala, a firmare il nuovo e definitivo vantaggio bianconero mettendo il timbro sulla finale di Coppa Italia e portandola a Torino.

KULU SHOW - La sorpresa della serata, dall’inizio alla fine. Anche prima quando Pirlo decide di dargli ancora fiducia dall’inizio nel tandem d’attacco al fianco di Cristiano Ronaldo preferendolo sia a Dybala che a Morata. Scelta azzeccata da parte del tecnico bianconero e fiducia ripagata dal talentuoso svedesino. Kulusevski è l'MVP della partita. Ci prova subito mostrando il piglio delle serate migliori infilandosi tra le maglie nerazzurre creando scompiglio. Poi la pennellata d’autore, col mancino tanto dolce quanto fulminante che si spegne a fil del secondo palo pietrificando un incolpevole Gollini. È la giocata del fuoriclasse, del campione, magari ancora acerbo, ma che ha colpi che solo i più grandi hanno. Cosi come in occasione del gol vittoria nella ripresa: il triangolo chiuso con Chiesa (pochi minuti prima anche un palo per il figlio d’arte) è un altro esempio di chi il calcio lo vede prima. Gol, assist e spina nel fianco costante per la sua ex Atalanta che ci ha provato, ma mai è riuscita capirne i movimenti e interpretarne le scelte. La Juve fa quattordici, Pirlo due su due: è trionfo a Reggio Emilia.

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