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La Juve prepara la rivoluzione: reparto per reparto, il punto sul mercato bianconero

La Juve prepara la rivoluzione: reparto per reparto, il punto sul mercato bianconero
© foto di www.imagephotoagency.it
giovedì 7 aprile 2022, 13:45Serie A
di Ivan Cardia

Se si parla di Juventus, perdere il conto è facilissimo. Diciamolo chiaramente: la squadra più tifata d'Italia è, anche per questo, quella che più occupa le cronache di calciomercato. E di conseguenza quella attorno alla quale circolano più nomi, indiscrezioni e suggestioni. Fare ordine su quello che sarà l'estate dei bianconeri, dopo due stagioni più scure che chiare, è navigare nel mare di una potenziale rivoluzione, che deve però fare i conti anche con la realtà.

Chi resta e chi parte. Prima di addentrarci nell'analisi dei singoli reparti, iniziamo dalla rosa che c'è e ci sarà. Il gruppo su cui costruire il futuro, offerte irrinunciabili permettendo - capitolo De Ligt, per esempio - è abbastanza delineato: Szczesny, Pinsoglio, Danilo, lo stesso olandese, Bonucci, Rugani, Locatelli, Zakaria, Chiesa, Vlahovic. Le certezze sono queste, poi c'è qualche interrogativo da sciogliere e un grande punto e a capo: Paulo Dybala partirà, e va sostituito. Ma andiamo con ordine.

Qui difesa. Chiellini deve decidere quale sarà il suo futuro: il contratto dice 2023, la mancata qualificazione ai Mondiali suggerisce altre strade. Cuadrado e De Sciglio sono più vicini al rinnovo, ma in scadenza tra meno di due mesi; Luca Pellegrini dovrebbe rientrare tra i confermati, ma potrebbe anche ripartire in prestito. Alex Sandro è in uscita, ma prima di tutto servirebbe individuare un potenziale acquirente. Chiudiamo il cerchio con Federico Gatti: oggi in B, è stato pagato 8 milioni e salvo sorprese farà parte della squadra di Allegri l'anno prossimo. Risultato: a Torino servirà di sicuro un terzino sinistro, ma probabilmente arriveranno anche un centrale e un laterale di destra. Tra i nomi più costosi - Molina dell'Udinese a destra, Wijndal dell'Az Alkmaar a sinistra - ne arriverà realisticamente soltanto uno: sulla corsia mancina stuzzicano anche Marcos Alonso ed Emerson Palmieri, ma non è da escludere la soluzione italiana (Cambiaso). Al centro, serve del peso: per questo la Juve aveva bussato alla porta di Rudiger, indeciso tra la permanenza al Chelsea e la corte del Barcellona. L'alternativa porta a Firenze, dove Nikola Milenkovic è nome particolarmente gradito.

Qui centrocampo. Arthur, Rabiot e McKennie: su tre, ne resteranno verosimilmente due. L'avverbio è necessario perché, come nel caso di Alex Sandro, la prima condizione per vendere è trovare qualcuno che acquisti: non c'è proprio la fila. Aggiungiamo che dalla Scozia rientrerà Ramsey, magari galvanizzato ma in bianconero rebus irrisolto. In mezzo, tutti gli indizi portano a un grande colpo: il ritorno di Paul Pogba è la suggestione più affascinante, e anche la preferita di Allegri. Senza un corposo passo indietro del francese in termini di ingaggio - il Decreto Crescita aiuta, ma fino a un certo punto - rischia di rimanere tra i sogni nel cassetto. Altri nomi: Sergej Milinkovic-Savic solletica altrettante fantasie, e dal vertice laziale di ieri pare arrivato un sostanziale via libera alla partenza, purché chi vuol vedere il cammello si prepari a pagare la proverbiale moneta. Nel lotto dei potenziali colpacci si può scrivere anche il nome di Jorginho, ma ci sono da fare i conti con quella nebulosa rappresentata oggi come oggi dal Chelsea. Chiudiamo con Davide Frattesi: brilla al Sassuolo, è anche lui nei radar. A proposito: di tutti i giocatori in prestito, rientreranno alla base Rovella e Fagioli. Allegri punterà su almeno uno di loro?

Qui attacco. E s'arriva al reparto che ha già visto, a gennaio, la Juve protagonista con il colpo a sorpresa chiamato Dusan Vlahovic. È anche quello che potrebbe cambiare di più, dato che il serbo va supportato e che l'esodo potrebbe essere di massa. Salutato Dybala, anche Bernardeschi allo stato attuale pare lontano dal rinnovo. Ancora: per Morata ballano le cifre del riscatto dall'Atlético Madrid, su Kean il PSG può sparigliare le carte negli accordi con l'Everton. E magari risolvere la questione alla Juve che su questo bis - portato a termine nel frettoloso post Ronaldo - ha creduto fino a un certo punto, minuti alla mano. In questo scenario, le sirene su Nicolò Zaniolo e Giacomo Raspadori possono coesistere: la dirigenza ha iniziato a percorrere da tempo i canali su entrambi i fronti. Rispettivamente '99 e 2000, sono il futuro che avanza e c'è da mettere in conto una spesa di almeno 80-90 milioni di euro, ingaggi esclusi: un programma ambizioso, ma nessuna rivoluzione s'è mai fatta senza grandi propositi.

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