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Lazio, Fabiani: "Fiducioso della squadra. Mai mancato di rispetto soprattutto ai tifosi"

Lazio, Fabiani: "Fiducioso della squadra. Mai mancato di rispetto soprattutto ai tifosi"TUTTO mercato WEB
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
Oggi alle 08:23Serie A
di Andrea Piras

Intervenuto sulle frequenze di Radio Radio, il direttore sportivo della Lazio Angelo Fabiani ha commentato: "Faccio una premessa - riporta Lalaziosiamonoi.it -. Io sono una persona molto sensibile e vicina a tutte le classi sociali e il termine che volevo usare è “disonesto”. Si dice Fabiani sta in vacanza, premesso che in questi giorni del mio compleanno raggiungo la mia famiglia e non ci vedo nulla di male non ho capito il motivo di tanto accanimento. Prima di parlare bisognerebbe prima capire le situazioni, in questo ultimo mese ho affrontato malattie molto serie e quando si va a toccare la famiglia è chiaro che ci si inalbera. Non consentirò mai a nessuno, né tanto meno a questi accattoni che aprono bocca solo per dare fiato e si nascondono dietro a profili fake. Mi auguro di incontrarlo un giorno e scambiarci due parole per fargli capire che non si trattava di vacanze ma di cose molto più serie. Tifosi? Non mi sono mai permesso di mancare di rispetto soprattutto ai tifosi, ho un profondo rispetto di tutti. Io sono nato a Roma e Roma è anche la mia città mi auguro un giorno di incontrare questa persona e vedere se mi dice le stesse cose in faccia, troppo semplice nascondersi dietro ai social.

Mercato? I tifosi vanno ringraziati tutti, anche chi ha manifestato, perché sono in quei quasi 30.000 abbonati che hanno fatto uno sforzo e per questo, a loro, va tutto il ringraziamento. Io capisco la difficoltà e mi metto nei panni di chi poi di riflesso vive anche di calcio: la tua emittente, i giornali, i siti. Il calciomercato riempie, da notizie, e questo tra virgolette potrebbe creare un danno a tutte le attività collaterali. Poi però c’è l’aspetto del calcio giocato, quello che mi riguarda, e dico che a mio modo di vedere bisogna essere moderatamente fiduciosi perché questa squadra lo scorso anno ha prodotto numeri interessati, nella passata stagione soprattutto in casa poteva fare di più e fino all’ultima giornata si stava giocando qualcosa di importante in Europa. La Lazio è attrezzata perché io, non all’indomani del blocco del mercato, per una svista, avevo già detto che non avremmo dato via i migliori, io l’ho detto alla seconda giornata di campionato dello scorso anno. Io sto portando avanti un programma triennale, abbiamo ceduto solo Tchaouna per un fattore ambientale. Diciamo che non si era ambientato né nella città di Roma, né nel cuore dei tifosi e allora l’ho ceduto a una squadra inglese, tra l’altro comprato a 8 e venduto a 15".

Gennaio? Questo indice è stato abolito, poi io non faccio politica federale e quindi non so perché dal 31 luglio non esiste più. A gennaio si apre un nuovo capitolo, a fine anno molte situazioni pregresse verranno meno grazie alla scadenza dei contratti e si farà un ulteriore passo avanti nel programma di tre anni di cui ho già parlato. Abbiamo fatto due amichevoli di lusso, abbiamo visto una bella Lazio e questo ci fa ben sperare. Ringrazio ancora tutti i tifosi e andiamo avanti con estrema fiducia. Il blocco del mercato? Ci sono tre indici che se superano una certa soglia comportano il blocco totale: indice di liquidità, costo di lavoro allargato e ammortamenti. Se io compro oggi Rovella e lo pago in quattro anni e faccio così per altri giocatori io anno dopo anno accumulo questi ammortamenti. Il costo del lavoro allargato rappresenta procuratori, giocatori che tu hai in organico ma anche quelli che non trovano spazio e che mandi a giocare in altri club. Nell'indice di liquidità ci metti anche le spese infrastrutturali come l'Academy che stiamo costruendo. Se tutti questi inidici segnano rosso scatta il blocco. Il tema è che per una svista, che poteva essere spostata a giugno, è scattato il blocco. Ripeto, sbaglia solo chi lavora. Sono fiducioso che dopo il temporale arriverà il sereno".

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