Napoli, l'ennesima ricaduta ed un ritorno che riapre i discorsi sul modulo

La lotta Scudetto è diventata una corsa di pura resistenza, da ogni punto di vista. Dopo il passo falso interno col Genoa, il Napoli mantiene uno striminzito +1 sull'Inter ed è atteso dalla sfida di Parma senza margine d'errore per non mettere definitivamente in discussione uno Scudetto che pochi giorni fa a +3 - e con una sola trasferta da affrontare - sembrava molto più vicino. La squadra di Antonio Conte è chiamata dunque a resistere, dal punto di vista mentale, sotto una pressione massima a questo punto, ma anche fisico e degli imprevisti che continuano a rimescolare le carte tra le mani del tecnico.

Stagione finita per Lobotka
Per lo slovacco gli esami di ieri hanno confermato un "trauma contusivo/distorsivo alla caviglia destra", la stessa già messa a dura prova in un movimento innaturale a Lecce. Una ricaduta vera e propria visto che dopo una decina di minuti, senza alcun contatto, Lobotka ha alzato bandiera bianca uscendo dal campo visibilmente dolorante. Ed in questo senso non sono mancate in queste ore le critiche per la sua gestione visto che, Conte non solo l'ha perso per il resto della gara col Genoa, ma dovrà rinunciare al suo play anche nelle ultime due sfide cruciali contro Parma e Cagliari.

I dubbi della settimana
Al suo posto quindi spazio a Billy Gilmour, ma su questo non ci sono grossi dubbi. Gli interrogativi di Conte riguarderanno probabilmente più il modulo. E' molto difficile in questo momento rinunciare a Raspadori, l'uomo dei gol pesanti e che sembrava aver dato un'altra vittoria Scudetto al Napoli, ma il recupero di Neres offre a Conte anche la possibilità di tornare al 4-3-3. Un sistema che permetterebbe di accentrare nuovamente McTominay e forse dare vecchie certezze a diversi elementi ed anche alla fase difensiva che senza centrali di ruolo a causa degli infortuni qualche crepa l'ha mostrata.